Roma

«Moto d’acqua per i soccorsi»

«Soccorso veloce in mare con moto d’acqua ecologiche dotate di barella pieghevole per i casi più estremi e contributi economici a comuni, associazioni e stabilimenti balneari per l’acquisto dei moderni mezzi». È quanto prevede la proposta di legge presentata ieri dal capogruppo della Dc alla Regione Fabio Desideri. «La proposta di legge, composta da 13 articoli, si basa - ha spiegato Desideri - sull’utilizzo di una tecnologia innovativa per l’organizzazione di unità di soccorso in mare, soprattutto quando le condizioni non permettano l’utilizzo dei consueti mezzi in uso nel Lazio e in Italia, come il pattino». «La moto d’acqua - ha precisato Desideri - è un mezzo di complemento e non di sostituzione del canonico pattino, efficace soprattutto nell’attività di prevenzione con mare calmo e a pochi metri da riva. Quando però le distanze, l’onda formata, il breve tempo a disposizione rendono poco valido e rischioso l’utilizzo del pattino, è giusto intervenire con mezzi moderni attualmente in uso in altre nazioni più avanzate sotto il profilo della sicurezza». «Ed ecco - ha proseguito Desideri - che entra in gioco la moto d’acqua di piccole dimensioni, in versione ecologica, equipaggiata con una barella speciale, di materiale semirigido e ripiegata a poppa, che può essere resa operativa in tempo zero. La barella, realizzata in modo da consentire il trasporto a terra con possibilità di immobilizzazione provvisoria della persona soccorsa, è anche in grado di sostenere fino a 3 adulti seduti o 6 aggrappati alle apposite maniglie. Uno strumento semplice ed efficace che può salvare ogni anno, soprattutto nei mesi estivi, tante vite». «La pdl prevede - ha concluso il capogruppo - dei corsi di formazione per la conduzione delle moto e dei relativi accessori di salvataggio. Per il primo anno di attuazione dell’iniziativa sarà stanziato 1 milione di euro e 500mila per ognuna delle successive annualità. Potranno beneficiarne le strutture balneari e le organizzazioni di volontariato, ma anche la Protezione civile, la Croce rossa e i comuni che si affacciano sul mare.

La Regione erogherà contributi fino al 75 per cento della spesa sostenuta».

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