È ormai dello scorso anno la notizia (leggila qui) che la vendita di biciclette nel nostro Paese ha superato come numeri quella di automobili. Probabilmente i costruttori di auto hanno le loro colpe e la crisi economica ci ha messo indubbiamente del suo. Ma forse la ragione del successo delle due ruote a pedali sta anche nel fatto che il pubblico italiano e quello europeo sono più attenti di un tempo ai problemi ambientali; e poi pedalare, soprattutto nelle grandi città, è diventato un fenomeno modaiolo.
Fatto sta che il crescente interesse del pubblico sembra aver incentivato i costruttori di bici e accessori, sia gli artigiani sia quelli dei grandi numeri, a investire in ricerca e comunicazione, al punto che in pochi anni a crescere non è stata soltanto la passione dei ciclisti ma tutto il mondo che ruota intorno alla bici, dall’industria al turismo, è fiorito in maniera evidente.
E per cinque giorni all’anno il meglio dell’industria ciclistica mondiale si riunisce proprio nel cuore dell’Europa, sulle sponde del lago di Costanza e anche noi abbiamo voluto curiosare tra gli stand di Eurobike, kermesse che ha chiuso i battenti ieri.
Mountain bike o bici da corsa, pieghevoli o elettroassistite; fat bike e snow bike; vintage o modernissime. Insomma ne abbiamo viste di tutti i gusti e colori, e, a giudicare dall’entusiasmo dei visitatori, tutte frutto di una ricetta che riesce a combinare in maniera equilibrata tecnologia e passione.
Nel campo dell’off road, a farla da padrone sono sempre gli americani, inventori della mountain bike negli anni ’70, e gli stand più visitati ci sono sembrati Trek, Specialized e Cannondale. Anche gli Europei comunque quanto a tecnologia e sapienza costruttiva non sono secondi a nessuno e il trend è full suspended – con ammortizzatori cioè sia davanti che dietro - (vedi ad esempio la tedesca Canyon o l’italianissima Bianchi).
Sempre nell’off road, c’è un’altra disciplina che si sta diffondendo, anche se in realtà si tratta di un ritorno alle origini: stiamo parlando del ciclocross.
Allergici al fango e alla polvere? Non c’è problema: le bici da corsa sono sempre più leggere (la Hego Giotto ad esempio ne pesa 4,9 kg) e performanti, grazie ai continui miglioramenti nella lavorazione dei materiali leggeri (vedi qui le ultime novità della svizzera BMC) ma anche più sicure grazie ad esempio alll’utilizzo sempre più diffuso dei freni a disco (la prima è stata Colnago e poi Orbea, Specialized...).
Un altro must per gli stradisti più esigenti è il cambio elettronico, più preciso e rapido, a scapito però di qualche grammo di peso in più.
E se proprio il solo pensiero di pedalare vi fa sudare, tranquilli, pressoché ogni Casa ha ormai in catalogo almeno un modello fuori strada e uno da città a pedalata assistita da un motore elettrico.
Batterie e motori sono sempre più leggeri e anche i costi d’acquisto non sono proibitivi (leggi qui la sfida che abbiamo messo in campo tra uno scooter e una bici elettrica).
Se vi siete persi Eurobike, tra poco si replica e questa volta in Italia: l'appuntamento è all'Expobici di Padova, dal 21 al 23 settembre.
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