Il weekend del penultimo gran premio della lunga stagione di Formula 1 inizia come pochi si sarebbero aspettati: dopo la doppia eliminazione a Las Vegas, la pole della sprint race va alla McLaren di Oscar Piastri, che era stato anche il più veloce nelle libere del pomeriggio. L’australiano, reduce da diverse prestazioni sottotono, è riuscito a mettersi dietro il leader della classifica piloti Lando Norris, superato nel finale dello shootout anche da George Russell. Venerdì complicato per Max Verstappen, rallentato da problemi al cambio nelle libere e da un fastidioso saltellamento nelle qualifiche: il campione del mondo in carica partirà solo dalla sesta piazza. Ennesima giornata nerissima per le due Ferrari: se Hamilton chiude con un umiliante 18° posto lo shootout, Leclerc fatica tantissimo a tenere in pista la sua SF-25 e deve accontentarsi della nona piazza. Le monoposto torneranno in pista sabato alle 15 italiane per la sprint race mentre le qualifiche si terranno a partire dalle 19.
Fp1, Piastri vola, problemi per Max
L’unica sessione di prove libere sul circuito di Losail prima del Gran Premio del Qatar ha sorriso ad Oscar Piastri, che ha chiuso con il miglior tempo. L’australiano, però, non può essere tranquillo, visto che il rivale per il titolo piloti, il compagno di squadra Lando Norris, è dietro di soli 58 millesimi di secondo. L’inglese ha la possibilità di portarsi a casa il primo mondiale piloti guadagnando due punti in più dei rivali Piastri e Verstappen qui in Qatar ma l’inizio della sessione non è stato semplice, specialmente con le hard. Altrettanto complicata la sessione del campione del mondo in carica Max Verstappen, solo sesto a quasi sei decimi dall’australiano della McLaren: l’olandese si è lamentato più volte di problemi al cambio durante tutta l’ora delle libere. Ottimo terzo posto per l’Aston Martin di Fernando Alonso, che è riuscito a mettersi dietro l’altro ex ferrarista Carlos Sainz e la sua Williams.

Considerato che, vista la presenza della sprint race sabato pomeriggio, il tempo per sperimentare è pochissimo, i piloti si sono dedicati in parte al testing per la gara, oltre a cercare la velocità di punta. La McLaren, ancora sotto choc per la doppia squalifica a Las Vegas, si è concentrata sul consumo delle gomme, causa principale del disastro sul circuito americano. La Pirelli, dopo l’esplicita richiesta della Fia, ha imposto ai team di usare le gomme per un massimo di 25 giri, così da ridurre il rischio di forature in corsa. Mentre Russell si lamentava dell’eccessiva temperatura nell’abitacolo, Verstappen e Leclerc avevano problemi con lo sterzo delle rispettive vetture: il monegasco è finito fuori pista a metà sessione, il che spiega in parte il deludente ottavo posto. Hamilton, addirittura 12°, si è lamentato delle folate di vento dal deserto mentre le due Papaya, dopo essersi nascoste per quasi tutta la sessione, si sono scatenate con le soft, prendendosi la prima fila provvisoria.
Shootout, Hamilton subito fuori
Calata la sera, ecco il momento delle qualifiche della sprint race di sabato pomeriggio, con le vetture che si affollano nella pit lane per mettere subito un giro veloce. Dopo i tanti problemi in curva nelle libere, Lewis Hamilton decide di far montare un’ala posteriore con più deportanza sia per lo shootout che per la sprint race, con Leclerc che, invece, decide di privilegiare la velocità di punta in rettilineo. I primi minuti dell’Sq1 vedono il monegasco a meno di un centesimo di secondo da Verstappen mentre la prima uscita di Hamilton è decisamente meno rassicurante: l’ex campione del mondo è solo 16° e rischia l’ennesima eliminazione immediata. Se Verstappen e le due McLaren iniziano a battagliare per la prima posizione, l’inglese della Ferrari è ancora inchiodato nelle retrovie. Altrettanto complicata la qualifica di Kimi Antonelli, che scende in pista negli ultimi minuti ma non è così veloce come nelle ultime uscite. Mentre Verstappen e Alonso si prendono in extremis la prima fila provvisoria, è proprio il bolognese a scalzare Hamilton dall’ultimo posto buono per accedere alla Sq2, condannando l’inglese all’ennesima umiliazione. Mentre Lewis scivola addirittura al 18° posto, lamentandosi di una vettura “che non ne vuol sapere di andare più veloce”, le prime battute della Sq2 vedono Leclerc lottare con una SF-25 costantemente al limite e chiudere la prima uscita alle spalle di Verstappen nonostante una brutta sbandata in curva.

Norris e Piastri ristabiliscono in fretta le gerarchie, con Russell che scippa la terza piazza ad un olandese imbufalito per i continui saltellamenti delle sospensioni che gli rendono la vita impossibile. Alla fine Verstappen chiude a soli 8 centesimi da Norris mentre Antonelli accede alla Sq3 solo quando il giro veloce di Hadjar viene cancellato per superamento dei track limits. La pole della sprint race si decide nell’unica sessione con le soft ed è un lungo duello tra i piloti di testa per la pole position. Verstappen ha un diavolo per capello e, dopo aver rovinato le gomme in un fuori pista, deve accontentarsi di un deludente sesto posto: la cosa è particolarmente preoccupante, visto che la prima fila è occupata dalla Papaya di Piastri e dalla Mercedes di Russell, che ha scippato la seconda piazza a Norris. Qualifiche da dimenticare per Charles Leclerc, mai veramente competitivo e per Kimi Antonelli, che scivola indietro negli ultimi minuti: solo settimo il bolognese mentre il monegasco è addirittura nono.
Le vetture torneranno in pista alle 15 di sabato per la sprint race che metterà in palio punti pesanti per la corsa al titolo piloti: la griglia della gara di domenica, invece, si deciderà a partire dalle 19 italiane, sempre in diretta su Sky.