
Il sogno dei tanti ferraristi presenti all’Hungaroring dura solo metà gara, lasciando il campo all’ennesima doppietta delle McLaren. Charles Leclerc sfrutta al meglio la pole position, portandosi in testa e resistendo alla grande alla rimonta di Piastri nel primo stint del Gran Premio d’Ungheria. Le cose cambiano radicalmente dopo la sosta ai box, quando il ferrarista non è in grado di tenere il passo dei rivali ed è costretto a cedere tre posizioni, finendo ai piedi del podio. Leclerc viene anche penalizzato di cinque secondi per un quasi contatto con Russell nel finale di gara. A spuntarla nel duello papaya è Lando Norris, che fermandosi una sola volta, riesce a resistere alla furibonda rimonta del compagno di squadra negli ultimi giri. Gara anonima per Lewis Hamilton, solo 12° e per uno sconsolato Max Verstappen, che chiude in nona posizione senza mai essere competitivo.
Leclerc vola, errore Norris
Grande attesa da parte del folto pubblico per la 40a edizione del Gran Premio di Ungheria con i tifosi delle Rosse gasati a mille per la pole a sorpresa di Charles Leclerc. Al pronti via, scatto fulmineo del monegasco che riesce a tenere dietro le due McLaren: disastrosa, invece, la partenza di Lando Norris che azzarda l’attacco su Piastri ma è costretto ad alzare il piede dall’acceleratore per evitare un contatto. Ne approfittano al volo sia Russell che Alonso, facendo scivolare l’inglese in quinta posizione mentre nelle retrovie continua il weekend da incubo di Lewis Hamilton, che perde due posizioni al via, con Antonelli pronto a cogliere l’occasione. Norris riesce a ricomporsi e, superato Alonso, punta la Mercedes di Russell per evitare di concedere troppi punti al compagno di squadra. Verstappen, che ha avuto una partenza altrettanto complicata, supera Stroll e punta il sesto posto di Bortoleto. Dopo qualche giro negli scarichi della Ferrari, Piastri è costretto a rallentare ed esce dalla zona Drs: quasi due secondi il vantaggio di Leclerc sull’australiano.

Il ferrarista, con pista libera, fa segnare il giro veloce con 1:22.357 ma rischia di farsi prendere dall’entusiasmo: al settimo giro dal box arriva l’invito a gestire meglio le gomme per prolungare il primo stint. Il primo a fermarsi ai box è Hulkenberg, che toglie al monegasco il giro veloce ma è subito dopo penalizzato di 5 secondi dalla direzione corsa per falsa partenza. Al decimo giro, Norris è a solo mezzo secondo dal terzo posto di Russell: mentre Verstappen perde contatto con Bortoleto, stabile il vantaggio di Leclerc nei confronti di Piastri, circa 2,7 secondi. Il quartetto di testa, che ha guadagnato un netto vantaggio sugli inseguitori, gira su tempi molto bassi: Leclerc fa un mezzo errore nel giro 17, perdendo qualche decimo da Piastri mentre Norris non sembra in grado di avvicinarsi abbastanza a Russell per riprendersi il terzo posto. L’australiano prova l’undercut nei confronti della Ferrari, tornando in pista con le hard: il box delle Rosse risponde subito e Leclerc riesce a tornare in pista davanti a Piastri, seguito a ruota da Russell. Il monegasco si libera facilmente di Alonso, tornando al secondo posto mentre Norris continua a girare su tempi notevoli nonostante non abbia ancora cambiato le gomme.

Decidono ancora le scelte dei box
Con 24 giri alle spalle, sempre più probabile che Lando Norris abbia scelto una strategia con una sola sosta. A favore dell’inglese della McLaren gioca anche il fatto che Russell abbia parecchi problemi a superare Alonso, nonostante l’asturiano non abbia ancora cambiato le gomme. Mentre Hamilton deve guardarsi le spalle da un frustrato Verstappen, Leclerc sta recuperando decimi su decimi, avvicinandosi alla prima posizione di Norris. Il ferrarista sta spingendo forte, anche se il box gli sta chiedendo costantemente di preservare le gomme: Charles sembra preoccupato e si lamenta di stare perdendo troppo tempo nei confronti delle McLaren. Al 30° giro Verstappen forza tantissimo alla curva 4 per mettersi dietro Hamilton: il ferrarista è costretto ad uscire di pista ma non è certo se le due vetture si siano toccate o meno. Leclerc è a poco più di tre secondi da Norris ma non può dormire tranquillo, visto che Piastri si sta avvicinando alle sue spalle.

La sosta arriva al giro 32 ed è rapidissima, cosa che consente a Norris di tornare in pista davanti ad Alonso. Situazione non semplice per Leclerc: per evitare l’undercut da parte di Piastri dovrebbe guadagnare ancora un secondo e mezzo sull’australiano. Mentre mette giri veloci uno dietro l’altro, Norris esagera e mette due ruote nella ghiaia in uscita di curva, beccandosi un rimbrotto da parte del box. Alonso cambia le gomme dopo ben 40 giri mentre si preparano i meccanici Ferrari e McLaren: Leclerc fa uno stop fulmineo mentre Piastri ritarda l’ingresso di un giro per dare il massimo ed operare il sorpasso. Mentre Norris si avvicina al terzo posto di Russell, il box Red Bull prova a far arrivare al traguardo Verstappen, quinto alle spalle di Leclerc ma molto lontano. Hamilton rientra per la seconda sosta e monta le medie, precipitando in sedicesima posizione: per entrare in zona punti avrà bisogno di un finale di gara maiuscolo. Russell fa lo stesso ma monta le hard, cercando di recuperare i 14 secondi che lo separano dal terzo posto di Leclerc.
Disastro Leclerc, duello McLaren
Piastri si ferma la seconda volta a 24 giri dalla fine ma non condivide la scelta del box, che lo sta penalizzando nei confronti del compagno di squadra. Mentre il duo di testa gira su tempi simili, l’australiano fa registrare il giro più veloce, riportandosi a meno di 4 secondi dal ferrarista, che sta faticando parecchio con questo treno di hard. Leclerc gira un secondo più lento ed è costretto a cedere la seconda piazza al giro 51, tanto da far sospettare problemi meccanici alla sua SF-25. Se il monegasco deve guardarsi le spalle dalla rimonta di Russell, Piastri guadagna decimi su decimi nei confronti del compagno di squadra, che sta dando il 100% per portarsi a casa la vittoria. Nel frattempo Leclerc è furibondo con il muretto, lamentandosi del fatto che la sua opinione non sia stata tenuta in alcuna considerazione. Possibile che il ferrarista sia stato costretto a rallentare per evitare di finire senza benzina.

Mentre Piastri si avvicina sempre di più a Norris, Russell mette giri veloci uno dietro l’altro, approfittando dei doppiaggi per incollarsi agli scarichi di Leclerc. Mentre il duello in casa McLaren animerà il finale di gara, il monegasco è costretto a lottare coi denti per difendere il terzo posto: ci riesce un paio di volte ma, alla fine, deve alzare bandiera bianca quando l’inglese della Mercedes rischia il contatto ad otto giri dalla bandiera a scacchi. La Ferrari perde due secondi in poco più di un giro a conferma che qualcosa non va nella vettura di Leclerc: a peggiorare ulteriormente il pomeriggio delle Rosse, la notizia che il monegasco è sotto inchiesta per il quasi contatto con Russell.
La battaglia in casa McLaren inizia a cinque giri dalla fine ma Norris, nonostante le gomme più usurate, si difende alla grande: al giro 69 Piastri blocca le ruote in curva 1 per tentare un sorpasso quasi impossibile, mancando per un niente il contatto con il compagno di squadra. La penalità di cinque secondi a Leclerc non cambia il risultato: quarto il ferrarista mentre Norris riesce a resistere fino al traguardo.