Rush finale

Jackie Stewart festeggia il mondiale sotto il sole di Ferragosto

Il 15 agosto del 1971 sul circuito di Spielberg (Austria), Jackie Stewart riesce a conquistare il suo secondo titolo mondiale dopo una gara a eliminazione

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Ferragosto non è soltanto cocomero in spiaggia, gavettoni e balli sfrenati sotto all'ombrellone, cullati dalle onde del mare. Lo sa bene Sir Jackie Stewart, il leggendario pilota scozzese che il 15 agosto del 1971 ricevette l'alloro in testa e si fece cospargere di champagne, sotto al podio del circuito dell'Österreichring, in Austria, per celebrare il suo secondo titolo mondiale di Formula 1, dopo una cavalcata stagionale impressionante, fatta di cinque vittorie in sette gare. Il racconto di quella giornata sensazionale.

Una pole position a sorpresa

F1 Austria

Un sole cocente, una folla entusiasta e un popolo di appassionati pronto a tributare nel miglior modo possibile, uno dei grandi beniamini della stagione 1971 di F1, Jackie Stewart. Sulle colline di Spielberg, nel verde incontaminato della Stiria, ci sono anche le truppe al seguito di Emerson Fittipaldi della Lotus, di Jackie Ickx della Ferrari, di Clay Regazzoni (altro alfiere della Rossa) e di Ronnie Peterson della March. Per la classifica piloti, tutto sembra andare dritto verso un'unica soluzione, quella che volge verso Stewart, mentre per Ickx e Peterson le speranze sono appese a un lumicino. Dopo le qualifiche, con la pole position conquistata a sorpresa dalla BRM di Jo Siffert, lo scozzese mette a segno una prima fila d'autore. La bottiglia buona, quella delle grandi occasioni, inizia a scalpitare per far uscire il suo nettare festante. Sulla griglia di partenza, inevitabilmente, l'attenzione è tutta per il grande campione della Tyrrell.

Stewart festeggia dopo la bandiera a scacchi

Allo spegnere dei semafori Siffert si mette immediatamente a dettare il ritmo, difendendosi con temerarietà dagli attacchi di Stewart, che non riesce a passare. Il pilota britannico è un vero cannibale e per conquistare il suo secondo titolo piloti vorrebbe mettere la propria firma sull'ennesima gara della stagione. Dietro all'alfiere della Tyrrell si mettono a inseguire Regazzoni, Cevert, Ickx e Schenken. Il primo colpo di scena arriva inesorabile al giro 8, quando la Ferrari 312 B del pilota svizzero inizia a fare i capricci lasciandolo a piedi per un guaio al motore. Ne approfitta Cévert che sale al terzo posto, precedendo Schenken. Gli astri sembrano allinearsi per favorire il proprio pupillo Stewart, quando anche la Rossa di Jackie Ickx, primo antagonista nella lotta al titolo, è costretta ad alzare bandiera bianca. Nel frattempo, Siffert macina chilometri e chilometri davanti a tutti sul rovente asfalto austriaco, riuscendo ad accumulare un enorme vantaggio, mentre Cévert mette nel mirino Stewart, suo compagno di squadra, che inizia a soffrire di un sottosterzo molto fastidioso. Quando le vetture passano davanti al traguardo per la trentaseiesima volta, l'evento che non ti aspetti: la Tyrrell di Stewart si blocca e dice addio alla sua corsa verso la gloria, per una sospensione posteriore che si frantuma senza pietà.

F1 Austria
Jackie Stewart festeggia il suo secondo titolo iridato

A questo punto, il campionato rimane in bilico e Sir Jackie sembra dover rimandare il proprio appuntamento iridato al prossimo GP. Sul finale, però, anche Ronnie Peterson, altro antagonista mondiale, non ottiene un buon responso dalla propria March e rimane ancorato all'ottavo posto, che non gli consente di ottenere nessun punto. Lo svedese rema forte, ma non scavalca i suoi avversari sul breve tracciato europeo. Quando sotto alla bandiera a scacchi esplode la gioia di Siffert, che centra una vittoria insperata, sotto al podio tutti aspettano il grande Stewart che finalmente può urlare di felicità per la conquista di un altro campionato. L'aritmetica, che non è un'opinione, dà la certezza al pilota della Tyrrell. Un ferragosto anomalo ma di squisita importanza, quando lo sport riesce a regalare momenti di adrenalina ed euforia, che restano iscritti negli annali come una grande poesia. Quello del 1971 rimane uno dei campionati più dominati in assoluto, sublimato il 15 di agosto.

Non un giorno qualsiasi.

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