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Max Verstappen conquista anche il GP di Spagna, risalgono le Mercedes e sprofonda la Ferrari

Max Verstappen e la sua Red Bull dominano anche il GP di Spagna di F1. Sul podio ci vanno entrambe le Mercedes, mentre deludono le Ferrari

Max Verstappen conquista anche il GP di Spagna, risalgono le Mercedes e sprofonda la Ferrari
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La prima notizia non sorprende, ma Max Verstappen domina anche a Barcellona, facendo suo il Gran Premio di Spagna. Il pilota olandese è un vero dittatore di questa stagione, un pilota infallibile che non lascia neppure le briciole ai suoi rivali. Il mondiale sembra indirizzato verso un'unica direzione, la sua, e siamo solo ai primi di giugno. Stavolta la Red Bull potrebbe battere ogni record: finora sono tutte del team austriaco le vittorie stagionali. Tra le note positive del Montmelò c'è la ritrovata competitività della Mercedes, che con la nuova monoposto ha piazzato sul podio sia Hamilton che Russell. Grande gara dei due piloti della Stella. Quarto un Perez distante anni luce dal ritmo e dalle perfezione del suo compagno di box. La prima delle Ferrari è quella di Carlos Sainz, relegato al quinto posto dopo essere scattato in prima fila. Non si può chiedere di più, evidentemente, a questa SF-23 EVO che nonostante gli aggiornamenti sembra lontana dai migliori. Charles Leclerc, scattato dalla pitlane, finisce fuori dalla zona punti dopo una domenica molto anonima. In calo la Aston Martin, sesta e settima, con Stroll e Alonso. La news del giorno, forse, è proprio il canadese che mette il proprio musetto davanti a quello del due volte iridato di Oviedo.

Prime fasi di gara

Allo spegnimento dei semafori Verstappen non sbaglia, molla gli ormeggi e si difende da un attacco duro della Ferrari di Sainz, anche lui partito come una molla dalla prima fila. Dietro emerge Stroll che beffa Hamilton, abile a sfruttare uno spiraglio concesso dalla "frecca nera", mentre retrocede nelle retrovie la Mclaren di Norris, partito terzo, e rientrato ai box per un contatto al via proprio con la Mercedes di Hamilton, che gli ha causato la perdita di un pezzo d'ala. Charles Leclerc, insieme a Sargeant della Williams, parte dalla pitlane senza correre nessun rischio. Dopo il primo spicchio di gara, la top ten è così composta: Verstappen, Sainz, Stroll, Hamilton, Ocon, Alonso, Russell, Zhou, Perez e Hulkenberg.

Notevole la performance di Russell, scattato undicesimo, e già quinto dopo appena 7 giri dei 66 previsti, concedendosi un attacco perfetto ad Alonso; quest'ultimo è in difficoltà rispetto al suo compagno di team, Stroll, per la prima volta in stagione. Lo stesso Stroll si vede sfuggire dalle mani il podio da un assalto ben calibrato dell'altra Mercedes, la numero 44 del sette volte iridato. La monoposto anglo-tedesca, con la sua versione aggiornata che ha debuttato a Monaco, sembra molto competitiva.

F1 Spagna

Hamilton passa Sainz

Prima girandola di cambi intorno al quindicesimo giro, quando Carlos Sainz rientra ai box per montare una gomma gialla (media), retrocedendo al quinto posto alle spalle dei vari Perez, Russell e Hamilton che aspettano a effettuare l'obbligatoria sosta prevista dal regolamento. Le Mercedes infatti puntano all'overcut nei confronti dell'iberico del Cavallino. Anche Leclerc, a sorpresa, molla la gomma hard per adottare una mescola soft con la speranza di risalire dalle ultime posizioni. Quando scocca il 25esimo giro, Hamilton compie il suo cambio gomme e copia la strategia Ferrari, montando le medie. Posizione non guadagnata per l'alfiere della Mercedes, almeno non subito. Il giro seguente anche Russell segue l'esempio del suo compagno di box e torna in pista al sesto posto, dietro all'Aston Martin di Stroll che cede il passo in fretta al giovane inglese della Stella.

Alla 27esima tornata rientra anche Max Verstappen che, rispetto alla concorrenza, punta sulle gomme dure optando per un'unica sosta. L'olandese torna sul tracciato ancora in prima posizione. Un giro più tardi e Hamilton agguanta il suo obiettivo, freddando Carlos Sainz sul rettilineo del traguardo, conquistando la piazza d'onore. La Ferrari dello spagnolo non funziona con la mescola media, molto meno rispetto alla soft protagonista del primo stint. Infine, le difficoltà e il degrado della SF-23 numero 55 vengono evidenziate dal sorpasso di Russell al 36esimo giro, che vale il podio. Poca difesa da parte di Sainz, arrendevole e sconsolato. La Mercedes ascende al paradiso, la Ferrari precipita all'inferno.

F1 Spagna

Il GP di Spagna è di Verstappen

Per salvare il salvabile, il muretto della Scuderia Ferrari richiama Sainz per la sua seconda sosta al 43esimo giro. Il Cavallino adotta la terza mescola disponibile, la hard, per dare qualche chance in più all'iberico nell'ultimo terzo di gara. L'ex pilota della Renault rientra in pista in sesta piazza, dietro ad Alonso che deve fermarsi. Il due volte campione del mondo dell'Aston Martin aspetta altri due giri, poi rientra per la seconda sosta e torna in pista a metà gruppo. George Russell, per tenersi stretto il podio, sceglie una gomma soft che dovrebbe garantirgli una miglior performance rispetto alla hard consumata di Perez, che viaggia su un'unica sosta. Dopo un po' di tentennamenti gli uomini della Red Bull capiscono che tenere il messicano in strada costerebbe un inevitabile sorpasso da parte della Mercedes, dunque, cambiano strategia e richiamano Perez per installargli delle soft. Il secondo pilota della RB finisce alle spalle della Ferrari di Sainz, che capitola in fretta e senza opposizione, mentre Russell si riprende il podio alle spalle di Verstappen, leader indiscusso, e di Hamilton.

Sotto alla bandiera a scacchi il primo a transitare è ovviamente Verstappen, quasi mai inquadrato dalle telecamere, e irraggiungibile per chiunque. Secondo Lewis Hamilton, autore di una gara d'assalto mentre sul terzo gradino del podio ci sale George Russell, dopo una lotta a distanza con Perez. Quinto Sainz che precede Stroll, Alonso e Ocon. Chiudono la zona punti Zhou e Gasly.

Soltanto undicesimo Leclerc.

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