Mugello, dramma in pista: grave incidente per Davide Conte, 21 anni. Il giovane pilota lotta per la vita

Un impatto violentissimo all’ultima curva durante il Campionato Italiano Velocità. Il giovane campione è in gravi condizioni. Il motociclismo italiano trattiene il fiato

Davide Conte (Foto Social)
Davide Conte (Foto Social)

Il silenzio che ha avvolto il Mugello oggi pomeriggio ha avuto il peso di una tragedia. In un luogo in cui solitamente dominano il rombo dei motori, l’adrenalina e gli applausi, si è consumato uno degli incidenti più gravi degli ultimi anni nel motociclismo italiano. Davide Conte, 21 anni, pilota torinese originario di Chivasso, è rimasto coinvolto in un violentissimo incidente in pista, durante una gara della categoria Sport Bike valida per il Campionato Italiano Velocità (CIV).

Era il penultimo giro della competizione. Conte, considerato tra i giovani più promettenti del panorama nazionale, stava affrontando l’uscita della curva Bucine, l’ultima prima del rettilineo d’arrivo. È lì che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe avuto un contatto con un altro pilota. L’impatto lo ha fatto cadere rovinosamente, trascinandolo nella via di fuga e nella ghiaia ad alta velocità. La scena è apparsa da subito drammatica.

La gara si ferma

Appena compreso il livello della gravità, i commissari hanno esposto la bandiera rossa, interrompendo immediatamente la gara. Una procedura che, nel motociclismo, viene riservata solo agli incidenti più gravi, in modo da permettere l’intervento tempestivo dei soccorritori in pista.

I sanitari del circuito sono arrivati in pochissimi istanti. Hanno lavorato sul posto per stabilizzare e intubare il giovane pilota, le cui condizioni apparivano critiche fin da subito. Subito dopo, Conte è stato trasferito in eliambulanza all’Ospedale Careggi di Firenze, centro specializzato in traumi gravi. Attualmente si trova ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono molto serie, e i medici si riservano la prognosi.

Nel paddock, lo stupore ha lasciato spazio al silenzio. Meccanici, piloti, tecnici e membri dei team sono rimasti a lungo con il fiato sospeso, seguendo con occhi tesi le operazioni di soccorso. Il clima, da competitivo, si è fatto irreale. Il mondo del motociclismo si è stretto attorno a un ragazzo che, fino a quel momento, stava correndo per continuare a realizzare il suo sogno.

Chi è Davide Conte

Davide Conte non è un nome qualunque nel paddock. È il volto pulito e determinato di una nuova generazione di piloti che ha scelto di costruirsi da sé, senza scorciatoie, solo con passione, lavoro e dedizione. Nato nel 2004 a Torino e cresciuto a Chivasso, ha iniziato a correre a sette anni, guidato dal padre Rino Conte, ex pilota dilettante, suo primo tifoso e mentore.

Dopo gli esordi con le minimoto, Davide ha proseguito la carriera nelle categorie giovanili, fino ad arrivare nel 2021 nella SSP300, dove ha gareggiato sia nel CIV che nel campionato MES (Monster Energy Supersport). In quella stagione ha mostrato grinta, velocità e una maturità sorprendente per la sua età.

Nel 2022 ha debuttato nel Mondiale Supersport 300, con la Kawasaki, confrontandosi con piloti internazionali e portando a casa importanti insegnamenti. L’anno successivo, nel 2023, ha compiuto la svolta: ha scelto di correre nella Yamaha R7 Cup con il team Delmo Racing, conquistando il titolo italiano con una gara d’anticipo, senza mai scendere dal podio.

Nel 2024, la consacrazione definitiva: stagione perfetta, costante, solida, che ha messo Conte sotto i riflettori degli appassionati e degli addetti ai lavori. Nel 2025, la scelta ambiziosa di correre nella nuova categoria Sport Bike, evoluzione della Supersport 300, creata per rendere le gare più spettacolari e competitive.

Una caduta che gela il cuore del Mugello

Eppure, oggi, quel sogno si è interrotto bruscamente. Sul circuito del Mugello, uno dei templi della velocità italiana, teatro di epiche battaglie e grandi imprese, il destino ha presentato a Davide la sua prova più difficile. All’improvviso, il fragore dei motori si è trasformato in silenzio. Gli applausi del pubblico si sono fermati. Le telecamere si sono spente.

La curva Bucine, che immette sul rettilineo del traguardo, è tristemente nota per le sue insidie. E oggi si è trasformata nel teatro di un dramma. L’uscita di pista, la caduta, l’impatto nella ghiaia: tutto è accaduto in pochi secondi.

L'affetto dei social

La notizia ha subito raggiunto Chivasso, dove Davide vive con la famiglia, e da dove è partito ogni viaggio verso i circuiti. Una città che ha imparato a conoscerlo e sostenerlo fin da piccolo, e che ora prega per lui. Ma non è sola: messaggi di solidarietà arrivano da tutto il mondo del motorsport. Colleghi, avversari, team, tifosi.

Sui social, in poche ore, sono apparsi centinaia di post. Foto di gare, ricordi di momenti vissuti insieme in pista, parole di affetto e incoraggiamento. La Federazione Motociclistica Italiana (FMI) ha comunicato che aggiornamenti ufficiali sulle condizioni del pilota saranno forniti appena possibile, chiedendo rispetto e discrezione in queste ore delicate.

Il motociclismo e quella linea sottile tra sogno e pericolo

L’incidente di Davide Conte riaccende il dibattito sulla sicurezza in pista, mai davvero chiuso. Anche con regolamenti rigorosi, tute airbag, circuiti all’avanguardia e personale medico altamente specializzato, il rischio resta una componente reale e costante di questo sport. È una realtà che ogni pilota conosce, accetta e affronta ogni volta che abbassa la visiera del casco.

Dietro ogni numero stampato sulla carena c’è un ragazzo, con la sua storia, le sue emozioni, i suoi sogni. E quando uno di loro cade così duramente, il mondo delle corse si ferma. Perché, al di là dei trofei e delle classifiche, la vita viene prima di tutto.

Un ragazzo, un sogno, una speranza

Chi ha conosciuto Davide lo descrive come un ragazzo dal carattere solido e gentile. Determinato, ma mai arrogante. Con i piedi per terra, ma lo sguardo rivolto al traguardo. Uno di quelli che non si sono mai arresi davanti alle difficoltà, che hanno fatto sacrifici veri per inseguire un sogno. La sua storia non è solo quella di un pilota promettente, ma quella di un esempio, di un giovane che ha messo anima e corpo in ciò che amava.

Ora tutta Italia guarda verso Careggi, aspettando una sola notizia: che Davide ce la faccia. Che si rialzi. Che torni in pista. Ma, prima ancora, che torni alla vita di ogni giorno, circondato dall’affetto di chi gli vuole bene.

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