nostro inviato
ad Appiano Gentile
Questo sì, questo no, sì, no, bugia: Josè Mourinho ieri era un rimbalzo unico. Ha detto quello che voleva, come al solito, ha elencato le sue scelte, non ha fatto mancare niente. Su tutto però lo ha irritato la faccenda della telefonata a Davide Santon di giovedì notte, l'ha negata e ha dato del bugiardo a chi l'ha scritta. Una decisione bizzarra perché il suo gesto e cioè chiamare Santon dopo gli shampoo del dopo Palermo, era stato apprezzato. Ma soprattutto perché la telefonata l'ha fatta veramente: «Ho parlato ancora con lui - ha detto in conferenza -, ci siamo parlati per un'ora e ho deciso di non convocarlo. Ci siamo dati qualche giorno di tempo, non è convocato e questa è una decisione solo mia. In questo momento non è tranquillo. Ma chi ha scritto che gli ho telefonato è un bugiardo». C'è stata anche una reazione di chi lo aveva scritto, ma è sembrata subito un'ulteriore difesa del ragazzo da parte di Josè. Così come la non convocazione per Livorno, un altro tentativo di lasciarlo fuori da qualunque polemica. Ma questa non era una polemica.
Non convocato Davide Santon e neppure Mario Balotelli, ieri praticamente sfebbrato ma precauzionalmente a riposo in vista di Kiev dopo la roboante prova di giovedì sera. Mario si è presentato ad Appiano e gli è stato detto: «Torna a casa, ragazzo», questa è stata una decisione dello staff medico.
Ma c'è stata una parola per tutti: «Eto'o? Lui ha ancora qualche problema al piede ma ha i 180 minuti nelle gambe, può giocare sia a Livorno sia a Kiev. Ci sono tanti calciatori che giocano un'intera stagione con un problema». Ha spronato il camerunense e ha messo prudenza all'argentino: «Milito dopo l'infortunio non è ancora il giocatore che conosciamo. Ma giovedì l'ho schierato e ha fatto un gol alla Milito».
Josè ha garantito che a Livorno («Squadra pericolosa, difensivamente forte, con un nuovo tecnico, Cosmi, che in modo rispettoso chiamerei mago Merlino: è arrivato e ha fatto 6 punti in 2 partite») ci sarà turnover, di sicuro manca Chivu squalificato, ruolo ricoperto da Zanetti. Convocato Materazzi di cui il tecnico ha elogiato le doti: «È intelligente, ha esperienza, sa fare spogliatoio, ci sarà anche a Kiev. E porto anche Quaresma, manca Balotelli e ho convocato lui».
Nel dubbio Josè ne ha convocati 21, tre in più del solito: «C'è questa influenza che non mi fa stare tranquillo, può colpire chiunque e nel giro di poche ore mi trovo con i giocatori contati».
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