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«Mou lascia il Real». E la Spagna va in tilt

«Florentino, deja que se vaya», Florentino, lascia che se ne vada.
Questa ci mancava e solo Mou poteva darci questa gioia. Dunque è successo che Mas Deporte, magazine dell’emittente Canal +, chiama Eladio Parames, portavoce di Josè. Fra una chiacchiera e l’altra esce la bomba: «Josè c’è rimasto male per il comportamento di Florentino Perez, non si è sentito tutelato e adesso gli è venuta voglia di andarsene».
Mezzo minuto dopo iniziano i bombardamenti, i primi a muoversi sono quei simpaticoni dei bookie inglesi, il suo sbarco allo United o al Chelsea è bancato a 3, al City 4,5, a ruota tutte le altre della Premier. El Mundo Deportivo, organo del partito calcistico del Barcellona, spara subito sull’home page del suo sito la fuga di Mourinho. Assalto al web: «Non andartene Josè - scrive un fan del Barça - con te al Madrid stiamo vivendo l’epoca più gloriosa». Supplica di un madridista a Perez: «Florentino, deja que se vaya», lascialo andare, risparmierai i soldi del licenziamento. Il buco nero stava proprio qui, figurarsi se Josè si licenzia e resta senza stipendio. Pochi minuti e si scioglie ogni dubbio, e lo fa Marca, organo del partito calcistico madridista, che chiama nuovamente sul cellulare Parames: «Ok, questo è il numero giusto. Lui non se ne va, è certo, anzi certissimo. Non è vero niente, lui resta al Real Madrid. Smentisco? Certo che smentisco - replica il buon Parames -. Quelli di Mas Deporte mi hanno chiamato su un cellulare che ho perso almeno un anno fa. Chissà con chi hanno parlato». A coronamento della smentita è apparsa anche una lettera di Josè sul sito ufficiale del Madrid: «Sono molto più madridista di certi pseudomadridisti».
Ma dai. Ma allora vale tutto, e questo è il terreno preferito da Josè che ha commentato molto ironicamente il suo gesto: «A volte su certi episodi si chiude un occhio...».
Niente, l’imperturbabile giudice unico del Comitè de Copeticion Alfredo Florez Plaza, ha aperto sui fatti di Barcellona un procedimento contro di lui che non si è neppure pentito e non si è scusato con il resto del mondo. Adesso rischia 12 giornate di squalifica.


Quanto ci manca.

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