Mourinho contro il Chelsea: «Io parlo e i prezzi salgono subito»

«Ce la giocheremo perché nello sport non c’è nulla di scritto. Il 50 per cento di una vittoria dipende da fattori imponderabili, il 25 per cento dalla caratura tecnica ed il restante dalla tensione e dalla coesione del gruppo che entra in campo». Claudio Lotito sente avvicinarsi l’ora del grande scontro e carica la sua Lazio: «Non sarà l’agnello sacrificale». Il presidente ha già capito che solo una prova estrema dei suoi potrà far girare il pronostico, di sicuro l’evento è stato sfruttato al meglio, non solo merchandising dietro alla maglietta celebrativa della Supercoppa che presenta un logo del Colosseo con la scritta «Roma vi aspetta» in cinese.
Ma ieri è stata la giornata di José Mourinho tornato a dialogare con frequenza con la stampa, buon segno: «Mi aspetto una gara difficile perché affrontiamo un avversario con un nuovo allenatore, quindi non sappiamo bene come andrà a interpretare la partita». Poi José ha ricordato che comunque sia, alla sua squadra non interessa molto come gioca l’avversario perché l’obiettivo è asfaltare: «Dobbiamo avere le loro stesse motivazioni, anche di più. Per loro sarà una partita storica perché questo trofeo non lo vincono da tempo, noi invece siamo abituati a vincere e quindi dobbiamo avere grandi motivazioni per portare in Italia questa Supercoppa». Poi una tumulazione all’arrivo di Deco: «Appena cerco un giocatore del Chelsea il suo prezzo aumenta». Rispondendo alla curiosissima stampa cinese sullo scambio Eto’o-Ibra, José ha commentato: «Ibra ha fatto la storia dell’Inter e ora andrà a farla a Barcellona. Eto’o l’ha fatta a Barcellona e ora la deve fare all’Inter». A proposito di Barcellona: ieri ha dato spettacolo a Seattle, 4-0 ai Sounders con doppietta di Messi e Andres Iniesta, mente dei campioni d’Europa, non ha dimenticato il vecchio compagno Eto’o: «Nella storia del club ci sono stati pochi attaccanti come Samuel. Il Barcellona dovrebbe fargli una statua. È stato fondamentale in questi anni passati qui e nei titoli che abbiamo vinto». Dopo l’elogio indiretto di Iker Casillas, portiere del Real: «Sono contento che abbia lasciato la Liga, Eto’o era il mio incubo», un altro attestato per il camerunese che sabato farà coppia con Milito: «Ma non so quanti minuti resterà in campo», ha precisato José. Intanto Marko Arnautovic ha firmato un annuale, è in prestito, il suo trasferimento all’Inter diventerà definitivo se giocherà almeno 10 partite ufficiali, costo 9 mln di euro: «Fra tre mesi - ha dichiarato l’austriaco - sarò titolare».


La Juve invece vince in bilancio: al 30 giugno scorso registrava un utile netto di 6,6 milioni di euro contro il saldo negativo di 20,8 milioni di euro di un anno prima, ricavi in aumento del 18 per cento, costi operativi in crescita dell’11,4 per cento, il risultato operativo è stato positivo per 13,8 milioni, dati approvati dal consiglio di amministrazione.

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