Cronache

Mourinho decide il tecnico della Samp

Continua in casa Sampdoria il giro di consultazioni per scegliere il nuovo tecnico per la prossima stagione. Stile presidente della Repubblica, Riccardo Garrone ha deciso di incontrare tutti i tre i candidati alla panchina: giovedì sera è stata la volta di Mimmo Di Carlo, ieri quella di Sinisa Mihajlovic, atterrato a Genova alle 14 e 30 e accolto a Grondona, nella residenza del numero uno della società. Manca solo l'incontro con Giampaolo poi Garrone, con il nuovo diesse Doriano Tosi e il nuovo dg Sergio Gasparin potranno operare la scelta definitiva, anche se ieri erano decisamente in rialzo le quotazioni del tecnico del Catania.
Il suo caso però resta quello più complicato: tanto per cominciare l'ex giocatore blucerchiato è sotto contratto con la società siciliana che non ha intenzione di lasciarlo andare via tanto facilmente, e soprattutto gratis. Poi Mihajlovic ha da risolvere l'inghippo Inter, essendo in lizza anche per la panchina del club nerazzurro in caso di addio a Mourinho. Per questo ha preso tempo ancora qualche giorno, almeno fino a domani sera. Questo era già stato messo in preventivo dal club di Corte Lambruschini che quindi ha preferito sentire anche Giampaolo. Insomma, prima della prossima settimana non arriverà nessun annuncio ufficiale. A confermarlo è stato anche Doriano Tosi, presentato ieri: «Mihajlovic è qui perché stiamo facendo delle consultazioni, degli approfondimenti per vedere chi possa essere il nuovo mister della Sampdoria. Lo stiamo facendo con una certa trasparenza, per cui non c'è ancora nulla di deciso. Contiamo di prendere una decisione definitiva e al più tardi lunedì faremo questa difficile scelta, che dovrà essere il più possibile in linea con il campionato importante che dovremo affrontare il prossimo anno dice il nuovo diesse -. Credo che la nostra scelta uscirà da un lotto di candidati ridotto a tre. In questa scelta peserà tutto, non solo l'esperienza in campo internazionale. Conteranno anche e soprattutto la professionalità e la duttilità: dovremo riuscire a trovare il vestito più adatto a questa nostra nuova Samp».
Tosi, di nome fa Doriano. Domanda scontata, ma inevitabile: «Semmai sarebbe stato un problema se si fosse chiamato Genoano - ha ironizzato Gasparin -. Scherzi a parte, comunque, Tosi è un professionista serio; l'ho fortemente voluto all'interno della nostra società, perché penso abbia le giuste qualità morali e di rispetto per questo compito». Tosi ovviamente è euforico: «Per me la Sampdoria è sempre stata un obiettivo, pensavo che dopo otto anni fa non avrei avuto una seconda opportunità.

Per chi lavora in quest'ambiente, la Samp ha sempre rappresentato qualcosa di speciale».

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