Mourinho vuole Alves Nedved: sì di Moratti

Josè chiede il difensore del Porto Pronto un biennale per il ceco. La promessa di Riola: prendete Pavel e non esagero sul rinnovo di Maxwell

Mourinho vuole Alves  
Nedved: sì di Moratti

Oggi torna l’Inter, il Josè bis inizia alle 14, finora ha fatto più notizia la Ferrari 612 Scaglietti sulla quale si è presentato al ritorno dalle vacanze. Ma tonico, molto tonico, buone sensazioni su questa Inter, grande voglia di ricominciare anche se certe facce sperava di non rivederle. Ieri pomeriggio c’è stata una lunga riunione di mercato proprio negli uffici di Galleria De Cristoforis, sede dell’azienda di famiglia Moratti, al tavolo il G4 nerazzurro, il presidente, Josè, Marco Branca e Gabriele Oriali. Non c’era un argomento principale, ma la rosa troppo folta è stato sicuramente uno dei temi centrali, Mourinho ne vuole al massimo 25, a Branca e Oriali ha chiesto di lavorare in questo senso. Non è solo un atto d’amore verso la società e le sue casse, è soprattutto un problema che Josè vorrebbe non trascinarsi per un’altra intera stagione con gente che riempie la tribuna degli stadi e ha il muso troppo lungo per prenderla bene.
Discorso chiaro con tutti, Josè ha in mente quel gruppo, quegli undici e quei sette in panca. Discorso semplice fatto per esempio a Maxwell. Josè non lo vede titolare sulla fascia sinistra, ha spiegato i suoi motivi e l’Inter ha interrotto un rinnovo del contratto al brasiliano quando aveva già raggiunto un accordo con Mino Raiola. Che ora torna all’attacco, promettendo di non esagerare con la richiesta del suo cliente a fronte di un biennale a Pavel Nedved, altro suo assistito, svincolato dalla Juventus.
Su questa trattativa c’è grande attenzione da parte della tifoseria, su alcuni siti l’arrivo del ceco è gradito a stragrande maggioranza, su altri Nedved è rimasto juventino dentro, mai leale, l’autore della frattura del perone di Luis Figo. Deciderà Josè e il portoghese durante il summit ha dato il consenso, condiviso dal presidente.
Raiola sarà accontentato, l’Inter è intenzionata a mettere sotto contratto Nedved a 1,2 milioni per una stagione con la premessa che verrà impiegato part time. Ora Raiola non spingerà oltre sull’aumento di Maxwell, chiedeva addirittura 4 milioni a stagione, l’Inter arriverà a 2,5. Anche in questo caso c’è una bizzarria del mercato veramente unica, Maxwell era stato proposto a circa 10 milioni, ingaggio contenuto, richieste zero.
Ma ieri Josè è stato il protagonista assoluto dell’incontro, ha subito tenuto a precisare che su Ibrahimovic e Maicon non vuole scherzi, li ritiene la base da cui ripartire, su Deco e Carvalho è stato altrettanto determinato: non molla la presa e se l’Inter paga, pagherà il giusto, senza fretta. Deco, il meno necessario, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano portoghese A Bola in cui ha rivelato di aver ricevuto diverse offerte ed è pronto a rimanere al Chelsea solo se cambieranno diverse cose. Carlo Ancelotti, fedele a una strategia societaria del Chelsea, ha dichiarato che i due resteranno a Londra. Così Josè ha potuto riproporre un suo antico pallino: Bruno Alves, centrale difensivo del Porto. Storicamente il Porto fa sudare come lama l’acquisto dei suoi giocatori, li prende a poco, li vende a tanto, per Bruno Alves ci vogliono 20 milioni ma c’è una nota favorevole: il giocatore è della scuderia di Jorge Mendes, il procuratore di Josè Mourinho.

Il summit è durato circa due ore, a tarda sera è uscito anche Massimo Moratti con un ghigno che valeva tutta la stagione: «Siamo molto preoccupati - ha detto lasciando gli uffici della Saras -. Sì, siamo deboli e disperati».

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