Il piacevole rito romano del cornetto caldo di notte non ha più i giorni contati. «Chi vorrà vendere tutta la notte cornetti, gelati, baccalà fritto, kebab o altri alimenti potrà continuare a farlo purché rispetti determinati requisiti», annuncia il sindaco Gianni Alemanno sintetizzando il contenuto dellordinanza presentata ieri dal sindaco insieme con lassessore alle Attività produttive Davide Bordoni e al delegato per il Centro storico Dino Gasperini, che fissa alle 2 lorario di chiusura per i laboratori artigianali (cornetterie ma anche friggitorie, gastronomie, gelaterie, paninoteche, pasticcerie, pizzerie a taglio e da asporto, rosticcerie, specialità da forno, take away e yogurterie), ma stabilisce anche le eccezioni. «I prodotti artigianali - dice Alemanno - potranno essere venduti tutta la notte, ma attraverso una richiesta di deroga al Comune. Bisognerà rispettare alcuni requisiti. Il rispetto della quiete pubblica, delle norme vigenti sullinquinamento acustico e ambientale, la pulizia delle strade, il rispetto delle normative vigenti in maniera fiscale e di occupazione di suolo pubblico. La tradizione del cornetto notturno dunque è salva. Non ci saranno più problemi». Lordinanza entra immediatamente in vigore ma la sua esecutività sarà differita di 60 giorni, alla data di adozione, per consentire alle attività artigiane di inoltrare le richieste di deroga. Una commissione speciale valuterà le istanze. E avrà 30 giorni di tempo per rispondere. In mancanza di risposta varrà il «silenzio assenso». Avranno una priorità le istanze riferite ad attività svolte da imprese radicate da tempo sul territorio e si terrà conto anche di specifiche situazioni ambientali, della dislocazione territoriale dellattività, di situazioni legate all'interesse pubblico e allinquinamento acustico. Il Campidoglio potrà comunque revocare le deroghe di fronte almeno a tre esposti da parte di residenti e verificati dalla polizia o dalla vigilanza urbana. «Prima di revocare una deroga sicuramente inviteremo l'artigiano a rispettare le regole - precisa il sindaco - vogliamo trovare un equilibrio, unendo la richiesta di un'antica abitudine romana al rispetto della quiete pubblica e dei diritti dei residenti. C'è la massima disponibilità a patto che ci sia autodisciplina, per evitare che poi ne risentano i residenti».
«Questordinanza costituisce un passo in avanti - sottolinea Gasperini - un punto di equilibrio tra chi lavora nel centro storico e chi ci vive. Sono regole chiare e semplici».
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