Movida, Mazzali irride la giunta «E il prefetto rema contro di noi»

Il presidente della commissione Sicurezza Mirko Mazzali va all’attacco dell’assessore al Commercio Franco D’Alfonso e il titolare alla Sicurezza Marco Granelli in nome del Pisapia-pensiero, di cui è ovviamente l’unico interprete. E dopo aver dato lezioni a tutti, non contento allude a una presunta opposizione del prefetto al lavoro della giunta. «Chiedere la convocazione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per risolvere il problema, che certamente esiste, della movida alla Colonne vuol dire non avere capito da che parte è cambiato il vento...», scrive su Facebook. E chi aveva dubbi - in primis il Pd con la capogruppo Carmela Rozza che aveva proposto di affiancargli come vice il poliziotto e consigliere del Pd Gabriele Ghezzi - sull’opportunità dell’elezione dell’avvocato dei centri sociali alla presidenza della delicata commissione Sicurezza, è già stato accontentato.
Facciamo un passo indietro: proponendo misure straordinarie per contenere la movida selvaggia al Ticinese e in particolare in via Vetere, i due assessori, il primo di area socialista e il secondo «in quota Caritas» hanno chiesto al prefetto e questore di intervenire, dal momento che la questione è diventata un «problema di ordine pubblico». Nonostante D’Alfonso abbia proposto misure tutto sommato soft come la pulizia con idranti della Colonne per «dissuadere» il popolo delle notte a tornare, abbia eliminato le cancellate da ogni delibera, preferisca i vigili ai militari - «noi non siamo per la logica delle chiacchiere e distintivo» -, l’estremista Mazzali si scandalizza perché contro gli spacciatori i suoi colleghi chiedono aiuto al prefetto. «Il comitato di ordine pubblico, ma stiamo scherzando? - scrive su Facebook - Giuliano ha detto, ripeto, che Milano deve diventare come Berlino e non come Pechino» scrive a Filippo che invocava «il sacrosanto diritto al riposo dei residenti».
Si scatenano le discussioni dei suoi «amici», tra chi chiede «piazze piene di iniziative e di gente», chi si chiede «perché non vanno ad abitare in via Monti ’sti rincoglioniti che vogliono dormire» e chi non crede che la «libertà sia farsi di birra fino a perdere i sensi e distruggere tutto ciò che ti circonda, far baccano tanto per rompere i coglioni a chi la mattina va a lavorare». «Chiedere al prefetto, che rema contro Giuliano, di riunire il comitato è sbagliato» le parole di chi aveva chiesto (e ha ottenuto) l’eliminazione dei militari dalla strade di Milano.

«Domani - risponde sarcastico - proporrò una mozione per metterci 400 militari e chi fa rumore venga passato per le armi». La delibera di D’Alfonso e Granelli arriverà in giunta la prossima settimana, i residenti che vogliono dormire sonni tranquilli devono solo sperare che Sel non abbia intenzione di alzare il tiro. Sempre di più.

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