«Moviola? Solo per i gol fantasma»

No ai due giudici di porta, sì alla moviola, ma solo per la valutazione dei gol fantasma. Così si è espressa, in un sondaggio condotto da Fifpro - il sindacato internazionale dei giocatori professionisti - la maggior parte dei capitani delle squadre impegnate nell’Europa League. Bocciato dunque l’esperimento, tanto caro a Michel Platini, degli assistenti di linea: il 70 per cento dei capitani interpellati non ha riscontrato alcun beneficio.
Anzi, sottolinea Tijs Tummers, segretario della Commissione tecnica, l’introduzione dei giudici di porta «spesso ha generato irritazione quando, nonostante la loro presenza, un’infrazione non è stata rilevata».
Quasi unanime, invece, il sì all’uso della tecnologia per la valutazione dei «gol-non gol». La maggioranza dei calciatori si dice infatti d’accordo con Fifa e Uefa sul fatto che il calcio debba mantenere il suo volto umano. Dunque, niente uso della moviola per valutare falli, tocchi di mano (vedi il caso Henry) e fuorigioco. I giocatori, è questa la motivazione prevalente, non vogliono troppe interruzioni, inoltre gli errori sono parte integrante del gioco e anche la moviola non potrebbe prescindere da un giudizio umano. Al contrario, l’uso della moviola per i gol fantasma «mantiene le promesse: verifica se il pallone ha oltrepassato o no la linea di porta».
Il presidente della Federcalcio Abete ha scritto alla Fifa e si è detto pronto a test in Italia sul sistema del gol-fantasma, sperimentato dal Cnr per anni a Udine (telecamere in tribuna). Il sistema funziona, ma la Fifa non vuole saperne.

In occasione del meeting dell’Ifab, l’organismo che decide sulle modifiche al regolamento, in programma il 6 marzo, si parlerà soprattutto di microchip nel pallone e dell’occhio di falco che già esiste nel tennis (e nel calcio prevede invece telecamere sulle porte). Comanda Blatter e nulla si muove.