Multa anche alla onlus Ambrosiana

Dopo la chiusura della croce San Francesco, della croce San Carlo e, la scorsa settimana, della Croce Azzurra San Giorgio, l’Asl non allenta la morsa dei controlli e tiene sotto stretta sorveglianza tutte le associazioni che si occupano di trasporto (non urgente) dei malati. L’ultima a finire nella rete è stata la Croce ambrosiana, passata al setaccio qualche giorno fa assieme a due pattuglie della polizia locale. Per ora la società non rischia la chiusura, ma sono state trovate numerose irregolarità ed oggi stesso partirà una lettera di diffida indirizzata al titolare: se entro un mese l’associazione non avrà tutte le carte in regola, allora si procederà con la sospensione della convenzione. I problemi riscontrati riguardano sia i mezzi di trasporto dei malati, sia i registri: in particolar modo mancano alcuni documenti relativi al personale e ci sono parecchi aspetti amministrativi che non vanno. Al di là del singolo caso della croce Ambrosiana, il quadro tratteggiato dall’Asl è piuttosto desolante: non c’è controllo senza che non ci sia almeno una sanzione. «Dopo le ispezioni - spiega Giorgio Ciconali, direttore del servizio di igiene pubblica dell’Asl - purtroppo non ci troviamo mai a stringere la mano a nessuno. Troviamo sempre carenze, a volte estremamente gravi. Questo è indice di un mondo che ha grossi problemi».


Uni dei problemi riscontrati con più frequenza riguarda lo stato delle ambulanze, spesso dotate di revisioni farlocche e senza le strumentazioni necessarie a bordo. Per non parlare dell’abuso delle sirene: «Da anni - sostiene Ciconali - gli operatori di certe associazioni credono di poter rimanere impuniti. Ma ora non si scherza più e il vento sta cambiando».

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