Multe alle auto inquinanti, ma oggi salta Ecopass

Giornata difficile per il traffico di Milano: scatta il secondo giorno di blocco (24 ore su 24) delle auto più inquinanti e, come se non bastasse, i pendolari dovranno fare i conti pure con lo sciopero dei mezzi pubblici indetto dai Cobas. Se non altro, almeno oggi Ecopass è sospeso: magra consolazione visto che la maggior parte delle auto che paga il ticket di accesso al centro è già ferma in garage a causa dei provvedimenti anti smog scattati ieri. Provvedimenti che mettono fuori uso circa 150mila auto. Pena: 155 euro di multe o più, di cui le prime sono già partite ieri.
Milano quest’anno ha sfoderato la linea dura. E se non dovessero bastare i blocchi di questa settimana, allora il Comune fermerà tutti i veicoli che solitamente entrano in centro pagando. Le polveri sottili ieri erano ancora alle stelle. Se lo saranno anche oggi e domani, non ci sarà scampo: domenica scatterà il blocco totale del traffico, con orari e modalità ancora da definire. Di eventuali altri provvedimenti si discuterà domani al Pirellone, al tavolo sullo smog convocato dalla Regione Lombardia e a cui prenderanno parte 12 province, gli enti locali, i comuni capoluogo e quelli con più di 40mila abitanti, i sindacati e le aziende di trasporti. È la seconda convocazione del tavolo aria di questa stagione dopo quella dello scorso autunno durante cui erano state decise linee comuni per non eccedere con il riscaldamento nelle case e tenerlo sotto controllo con i termoregolatori e con la contabilizzazione del calore. L’incontro sarà anche l’occasione per ascoltare la voce dei sindaci dell’hinterland che oggi pomeriggio si riuniranno a Sesto San Giovanni per concordare una posizione unitaria sul blocco deciso da Milano. A molti infatti non è piaciuta la mossa del sindaco Moratti, che ha firmato l’ordinanza «in solitaria» senza consultare i vicini di casa. «Sono più di dieci anni - spiega il sindaco di Sesto Giorgio Oldrini - che i comuni dell’hinterland, qualsiasi sia il loro colore politico, chiedono di attivare un confronto sui temi del trasporto pubblico e delle politiche strategiche per ridurre l’inquinamento. Fino ad oggi, però, la sola risposta che abbiamo avuto è stato un silenzio tombale e, come ogni anno puntualmente accade, ci troviamo di fronte all’ennesima emergenza gestita dal Comune di Milano con il consueto disprezzo per i suoi vicini».
Una linea comune, almeno per gestire l’emergenza smog di questo inverno, sarà decisa al Pirellone. Il presidente Roberto Formigoni tuttavia non usa toni allarmistici sulla qualità dell’aria, anzi: «Bisogna guardare non solo al numero di giorni di superamento della soglia delle polveri sottili - commenta i dati registrati in questi giorni - ma anche di quanto queste soglie vengono superate. Anni fa l’asticella schizzava fino a 200/300 microgrammi per metrocubo, oggi molto meno».
Altra questione da chiarire: le multe. Il Comune parla di «un minimo di tolleranza» ma a molti non è chiaro se cosa significa: «O si è convinti che il preavviso del blocco sia stato congruo - critica il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri - o vi è la consapevolezza che i cittadini non siano stati correttamente informati».


Dal canto suo, il vicesindaco Riccardo De Corato sostiene che il Comune abbia lavorato con «grande responsabilità». A dimostrarlo «sono proprio le decisioni messe in atto questi giorni e gli eccezionali risultati ottenuti nel 2010».

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