Né per errore, né per scherzo. Le ventimila raccomandate che in questi giorni stanno raggiungendo altrettanti milanesi sono tutte molto vere e molto serie. Arrivano da Equitalia, la società per azioni a totale capitale pubblico che si occupa della riscossione del credito su tutto il territorio nazionale (per intenderci: tasse e multe non pagate) e contengono un preavviso di fermo amministrativo dellautomobile. Le prime diecimila sono partite la settimana scorsa e sono già arrivate a destinazione, le prossime diecimila sono in partenza in questi giorni. E per tutti quelli che hanno già un piede in vacanza sarà un inizio destate col botto.
«Il preavviso di fermo amministrativo dellauto - spiegano a Equitalia - è la conseguenza di cartelle esattoriali non pagate. In sostanza se un cittadino non paga una multa o una tassa riceve la cartella esattoriale che ha tempo di pagare in 60 giorni. Scaduto questo termine Equitalia può mandare il preavviso di fermo amministrativo. In genere non lo mandiamo subito, ma aspettiamo di raggruppare un grosso numero di cartelle inevase. Ecco perché sono così tante, ventimila solo su Milano e provincia».
I milanesi dunque non hanno pagato. Ma quali sono le voci dei debiti inevasi? Si può andare dalle multe per divieto di sosta, alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti, dallInps allIci: in sostanza tutto ciò che la pubblica amministrazione ha chiesto, a suo tempo, di pagare. Nessun importo escluso, compresi quelli minimi. Cè chi si vedrà recapitare il preavviso di fermo anche per valori di 50, 100 euro, fino ad un massimo di 10mila euro di debito. «Le fasce sono tre - spiegano alla società di riscossione -. La prima va dai 50 ai 2mila euro. In questo caso facciamo il fermo su un solo veicolo. Dai 2mila ai 10mila euro di debito se si tratta di una ditta facciamo il fermo fino a 10 veicoli, oltre i 10mila euro scatta il fermo per tutto il parco veicoli. Se invece si tratta di un privato, oltre gli 8mila euro di debiti scatta lipoteca sulla casa».
Una grana per i milanesi, ma che conviene risolvere subito. Dalla ricevuta della raccomandata cè tempo infatti venti giorni per pagare il debito interamente o chiederne la rateizzazione. Alla scadenza dei 20 giorni infatti scatta in automatico liscrizione di fermo al Pra. A quel punto il veicolo non può circolare, se lo fa è a proprio rischio visto che non è assicurato. In caso di mancato pagamento scatta poi la procedura di pignoramento dei beni, in un crescendo di balzelli e addebiti.
«Lunica cosa che si può fare è pagare», dicono ancora senza giri di parole a Equitalia.
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