Multedo, il Governo «disinnesca» i treni-bomba

Del caso Multedo, il quartiere di Genova dove i treni carichi di prodotti infiammabili transitano pericolosamente tra le case, si sta interessando il Governo. Il Giornale, qualche giorno dopo la tragedia di Viareggio, aveva dato conto di una situazione di grave disagio, riportando le dichiarazioni di amministratori locali e residenti, tutti allarmati per la coabitazione tra treni e depositi di carburanti di un’azienda. Il senatore ligure del Pdl, Giorgio Bornacin, aveva segnalato la situazione a Roma. «Alcuni giorni dopo la tragedia di Viareggio - ricorda Bornacin - avevo raccolto la crescente paura degli abitanti della zona che abitano di depositi di un’azienda petrolchimica servita da carri ferroviari. A quel punto ho scritto al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, chiedendo un intervento dell’esecutivo. Non un semplice invio di corrispondenza, ma di una preoccupazione concreta a cui occorreva dare seguito». Il senatore ligure aveva così rilanciato i timori della gente di Multedo inviando al ministro un documento del Municipio VII dove oltre a sottolineare il pericolo della linea ferroviaria vicina a depositi di prodotto infiammabili, si rilevava una crescente paura nella popolazione. In questi giorni il ministro Matteoli ha risposto alla segnalazione del senatore Bornacin annunciando la discussione, entro la fine di luglio, in commissione interministeriale, di un progetto di «portale termografico» presentato dal Comune di Genova.

«Si tratta - è spiegato nella missiva delle segreteria ministeriale - di una serie di interventi tra cui un sistema, denominato «rilevamento temperature del sottocassa dei treni», volto ad aumentare la protezione contro possibili rischi di incendio o malfunzionamento causati dal raggiungimento di temperatura critiche di organi meccanici nei convogli ferroviari». Ha commentato Bornacin: «Ora attendo di conoscere gli esiti del dibattito in commissione».

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