Cronache

«Il Municipio farà chiarezza»

Nel leggere l'articolo del Giornale del 13 c.m., sono rimasto sconcertato, prima come cittadino italiano e poi come presidente del Municipio IX Genova Levante, rappresentante anche di quella signora di Quinto, la quale incontra molte difficoltà nell'iscrivere il bambino all'asilo, seppure italiana, residente, lavoratrice, madre di figli, che paga le tasse, pertanto cittadina di questo Stato, la quale viene trattata nel modo descritto; mentre per una cittadina extracomunitaria, anonima per giunta, irregolare, non si sa se persona per bene o meno, basta una telefonata per godere di quei diritti che al momento non le sono dovuti, come dovrebbe essere per un cittadino di una Nazione che si rispetti, invece noi come in tutte le cose andiamo nel senso opposto, premiando gli illegali ed i disonesti. Dico questo perché non tollero di legalizzare l'illegalità, proprio perché l'ho sempre combattuta e continuerò a farlo, con tutte le mie forze e con tutte le mie energie, finché avrò vita. Io spesso mi chiedo perché per le persone disoneste e che violano le leggi bisogna essere sempre tolleranti, mentre per chi fa il proprio dovere e rispetta le leggi, essendo un cittadino degno di questo nome, viene bistrattato e non rispettato. Tutto ciò mi porta a credere se forse sia meglio essere cittadino extracomunitario in Italia piuttosto che cittadino italiano, almeno sarei tenuto più in considerazione. In qualità di rappresentante delle Istituzioni, invito la signora di Quinto a rivolgersi al mio ufficio al Municipio IX Genova Levante, in via Pinasco n. 7 a Quarto, poco distante dalla scuola Palli, perché vorrei capire e far luce su questa situazione così sconcertante nelle sedi opportune. Non sono più disposto a tollerare ed accettare queste ingiustizie. È una vergogna! È inammissibile che un cittadino italiano debba essere penalizzato e perseguitato nonostante sia onesto e corretto, ed avente solo un torto: quello di essere italiano. Non sono razzista né xenofobo, ma disposto ad essere giusto e disponibile con chi si comporta in maniera regolare e rispettosa delle leggi, delle tradizioni, delle culture dello Stato che lo ospita, come faccio io, che ospite non sono, pertanto vorrei che gli altri rispettassero le regole che siamo tenuti a rispettare per una migliore convivenza collettiva.

Non accetto che qualcuno approfitti delle tolleranze che gli vengono concesse solo perché sa di rimanere impunito e talvolta addirittura premiato.
*Presidente Municipio IX

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