È spuntato improvvisamente dopo aver scavalcato la barriera di sicurezza e il conducente del tram ha fatto appena in tempo a vederlo. Poi l’impatto terribile, senza scampo per un giovane cinese che ieri mattina aveva cercato di attraversare i binari del 14 in via Giambellino 34. Inutili i soccorsi: i vigili del fuoco hanno solo potuto estrarre da sotto il pesante mezzo, un corpo senza vita. Mentre il conducente sotto choc è stato poi ricoverato in ospedale.
Dopo quattro anni dunque, l’ultimo incidente risale al 10 ottobre del 2006, ancora un tragico investimento da parte di un mezzo dell’Atm. Anche se, in attesa della conclusione dell’inchiesta, sembra che la responsabilità sia tutta della vittima. Il ragazzo, 23 anni, regolare in Italia, vive infatti in zona. Ieri verso le 9.45 si trovava sul marciapiede di sinistra di via Giambellino, rispetto la direzione centro periferia. La strada è attraversata dalla corsia riservata dei tram dove corre la linea 14, che dal Cimitero Maggiore arriva alla fine di via Lorenteggio. I binari sono protetti da una parapetto, aperto in diversi punti solo per lasciar spazio agli alberi. Uno spazio che comunque non consente il passaggio neppure di una persona molto magra.
Dunque con ogni probabilità l’asiatico ha scavalcato la ringhiera ed è scattato di corsa verso l’altra parte, mentre arrivava il mezzo, una delle macchine di ultimissima generazione, che viaggiava in direzione centro-periferia. Il conducente non ha neppure fatto in tempo a frenare, ha visto solo la sagoma sparire sotto le ruote. Sceso sotto choc, non è stato neppure in grado di spiegare la dinamica ai vigili, ha accusato un malore ed è stato subito portato in ospedale. Un suo collega, alla guida di altro 14 proveniente in senso inverso, ha però raccontato di aver visto nitidamente il cinese attraversare i binari senza accorgersi dello sferragliare del tram in arrivo. Smentita invece la presenza di una cane: spesso infatti, e con grave rischio, molti proprietari portano gli animali a fare i bisogni sulle zolle attorno alla linea tranviaria.
Per consentire i soccorsi è stata subito tolta tensione alla linea elettrica e l’Atm ha provveduto a istituire un servizio di bus sostitutivi. Il 118 ha fatto uscire un’automedica e due mezzi di base, ma il loro intervento è stato del tutto inutile. Molto complesso invece il lavoro dei vigili del fuoco che, per estrarre il corpo da sotto le ruote, hanno dovuto sollevare con dei martinetti l’automezzo. Operazione resa difficile dalla pioggia battente che faceva sprofondare gli strumenti sulla terra imbevuta d’acqua. Solo verso le 13.30 il corpo dell’orientale veniva liberato e identificato grazie ai documenti in suo possesso. Un’ora dopo la circolazione poteva riprendere regolarmente.
Era comunque dal 2006 che non si registravano simili incidenti sulle strade milanesi. Quell’anno infatti morirono una ragazza sudamericana in VIII Novembre e un pensionato di 81 anni in via Testi, entrambi travolti dalla linea 11.
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