Muore Annaika, simbolo di speranza Urlò in tv: "Mamma, non farmi morire"

Muore Annaika, simbolo di speranza Urlò in tv: "Mamma, non farmi morire"

«Maman, ne me laisse pas mourir», sono state le sue ultime parole. Mamma, non mi lasciare morire. Poche ore dopo esser stata estratta viva dalle macerie Annaika Saint Louis, la bambina haitiana di 11 anni il cui salvataggio in diretta sulla Cnn era diventato simbolo di speranza, è morta per le ferite riportate. «È una storia difficile da raccontare. Una storia che spezza il cuore», ha detto l’inviato della tv, Ivan Watson, che aveva seguito la storia di Annaika quando ancora sembrava a lieto fine. In studio la conduttrice Campbell Brown è scoppiata a piangere.
La bimba, che aveva passato due giorni inchiodata sotto una trave di metallo, è morta prima che i genitori la potessero portare in un ospedale attrezzato fuori da Port-au-Prince per curare le sue ferite, ha riferito la rete di Atlanta. E il suo volto, incorniciato dalle treccine coperte di calce, gli occhi imploranti e stremati velati dagli occhiali, è da oggi un nuovo simbolo della tragedia di Haiti, del terremoto che ha ucciso nel suo Paese decine, forse centinaia di migliaia di persone. Milioni di telespettatori avevano seguito la vicenda con trepidazione, quando sembrava che per liberarla dalle macerie dovesse venire amputata. Poi il sospiro di sollievo, durato poche ore. La bimba è stata sepolta ieri nella città natale della madre: destino diverso da tanti haitiani gettati in fosse comuni.
Le buone notizie ad Haiti arrivano sempre più col contagocce: un uomo è emerso vivo dal quartier generale dell’Onu dove almeno altri 37 colleghi - ma potrebbero essere decine di più - hanno perso la vita sotto le macerie. Ieri però c’è stato un altro piccolo miracolo: una bimba di 16 mesi è stata trovata viva tra le rovine di un palazzo dopo essere rimasta sepolta per tre giorni, senza cibo né acqua.
A estrarla dalle macerie è stato un interprete australiano della tv Channel 7, Deiby Celestino, che sentito il pianto, ha immediatamente tirato fuori la piccola e l’ha passata al giornalista Mike Amor. «Di chi è questa bimba?» ha urlato l’uomo.

Lo zio di Winnie Tilin, Frantz Tilin, ha risposto prendendosi la bimba in braccio, una gioia dopo il grande dolore di aver perso la moglie incinta. L’interprete si è emozionato: «È stato come se avessi salvato un figlio mio». La vita continua.

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