Muore un clochard, prima vittima del freddo

Il corpo di un immigrato è stato trovato sulla rampa di un parcheggio interrato. L’Ulivo: «Serve un piano per i senza dimora»

L’hanno trovato sdraiato sul letto di fortuna su cui ogni notte dormiva. Sotto i portici, in via Vittor Pisani. Morto. Un clochard, non ancora identificato. Probabilmente, un cittadino originario dell'Est europeo.
L’uomo, di età compresa tra i 40 e i 45 anni, è stato trovato privo di vita intorno alle 12.30. Nessun segno di violenza sul suo corpo, stando almeno ad un primo esame del medico legale. Con ogni probabilità, a causare il decesso sarebbe stato un malore provocato dallo sbalzo termico di questi giorni.
A notare il cadavere, sotto l’insegna luminosa del parcheggio interrato di via Pisani, alcuni passanti, la guardia giurata della Banca Nazionale del Lavoro che si trova a pochi passi dall’autosilo, e il personale di un vicino bar.
E proprio secondo il personale del locale, l’uomo farebbe parte di un gruppo di senzatetto stranieri che trascorrono la notte sotto ai porticati del viale. Accanto al giaciglio della vittima, più precisamente all’interno dell’intercapedine di una presa d’aria circolare del parcheggio, sono stati trovati sacchi neri e borse contenenti vestiti e coperte, oltre a residui di cartoni di vino e contenitori di alimenti.
Dunque, il clochard potrebbe essere la prima vittima del freddo.

E, a questo proposito, consiglieri comunali dell’Ulivo, Marco Cormio, Andrea Fanzago e Marco Granelli, chiedono a Palazzo Marino «un Piano di accoglienza rivolto alle tante persone che non hanno una dimora dove potersi riparare dal freddo. Le stime parlano di oltre 5mila persone». «Per uscire dall’emergenza - aggiungono - occorre attuare un sistema di interventi certo, stabile e programmato nel tempo».

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