Muratore diventa attacchina per nascondere l’abusivismo dell’Idv

Muratore diventa attacchina per nascondere l’abusivismo dell’Idv

(...) di tutto. Tanto che, per evitare l’estendersi del fenomeno, il consiglio municipale ha fatto installare due bacheche per permettere a chiunque lo voglia di applicare avvisi pubblicitari gratuitamente. Macché la Muratore, esponente del «partito della legalità» ha voluto fare di più. Andare oltre. A lei un piccolo spazio legale in mezzo a tanti avvisi non bastava Perché un appuntamento così rilevante, come la nascita del suo infopoint, necessitava di spazi extra. Un tappezzamento che non poteva restare inosservato ma non solo per i possibili, ipotetici simpatizzanti della consigliere regionale, quanto per chi da quelle parti vive e non ne può più di vedere la zona intossicata da manifesti di ogni ordine e grado. Tanto più che quei cartelloni non sono stati attaccati per mano di «disobbedienti» ma di una dipietrista, il partito della legalità.
Due giorni fa il Giornale ha pubblicato le foto delle affissioni abusive e, probabilmente, qualcuno si è reso conto della situazione e ha provato a porvi rimedio. Anticipando addirittura l’intervento di una squadra del Comune già stato allertata sul tema. A chiederne l’intervento era stato il presidente del Municipio della Valpolcevera Gianni Crivello. Lui che guida una maggioranza di cui Italia dei Valori fa parte, non poteva tacere il mal fatto: «Ci sono delle regole, vanno rispettate - spiega Crivello -. È addirittura sconcertante che un atto di questo tipo arrivi da un componente delle istituzioni che dovrebbe essere ancora più sensibile su un tema come questo». Crivello spiega di essere stato sollecitato dai cittadini e di aver deciso di muoversi dopo l’ennesima telefonata: «Diverse persone hanno chiamato in Municipio segnalando che nella zona di via Brin erano sparsi ovunque questi manifesti. Sono andato personalmente a rendermi conto di cosa era capitato e direi che lo spettacolo non era confortante: non si poteva certo non vedere».
Altro che buon esempio, insomma, l’esponente dell’Italia dei Valori rischia anche una multa per affissione irregolare.

Una delle battaglie che il Giornale sta portando avanti da mesi e sulla quale si era interessato anche il consigliere comunale Pdl Aldo Praticò che, nelle scorse settimane, aveva chiesto con quali metodi il Comune di Genova stava contrastando il fenomeno: misura non particolarmente soddisfacente visto che il vicesindaco Paolo Pissarello in consiglio comunale ha ammesso che l’incasso annuo dalla contravvenzioni si aggira intorno ai ventimila euro. Chissà se il prossimo anno l’importo aumenterà grazie a qualche bolletta intestata al partito della legalità.

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