da New York
La copertura della vicenda delluragano Katrina da parte della Bbc ha scioccato il premier britannico Tony Blair perché «piena di livore antiamericano». Lo ha riferito Rupert Murdoch, il magnate australiano che presiede la News Corporation.
Murdoch, da tempo critico nei confronti della Bbc (rivale della sua controllata Sky News), ha detto che Blair ha confidato le sue sensazioni durante una conversazione privata a New York allinizio di questa settimana.
Non soltanto Blair ha avuto la sgradevole impressione che i servizi della Bbc sulla tragedia di New Orleans fossero intrisi di odio antiamericano. Anche lex presidente Usa Bill Clinton e il direttore generale della Sony Corporation, Sir Howard Stringer, hanno criticato i toni usati dallemittente pubblica britannica durante un seminario sui mezzi di comunicazione di massa tenuto alla «Clinton global initiative» a New York.
Murdoch ha raccontato che Blair si trovava a New Delhi, in India, quando ha visto alla televisione i servizi della Bbc sul disastro provocato dalluragano Katrina: «Ha detto che erano pieni di ostilità verso lAmerica e che mostravano un maligno piacere per i suoi guai».
Clinton, da parte sua, ha detto che la copertura giornalistica della Bbc è stata precisa rispetto ai fatti, ma «concentrata sulle critiche alla lentezza nella risposta alla catastrofe da parte del governo federale, senza dedicare attenzione a nessuno degli altri sforzi che venivano messi in atto per affrontare il problema».
Sir Stringer, già responsabile di Cbs News, ha invece detto di «essersi innervosito per il sottile profumo di soddisfazione per il disastro» che emanava da quei servizi. Ma ha osservato che dopo un paio di giorni i toni erano cambiati, e che anche altri notiziari e lo stesso governo americano avevano sottostimato le mortifere conseguenze di Katrina.
Clinton aveva invitato Murdoch, Stringer e Dick Parsons, presidente e direttore generale di Time Warner, a dibattere il ruolo dei media nelleconomia globalizzata come parte del programma della «tre giorni» da lui organizzata in un grande albergo di New York per discutere - in una poco casuale coincidenza temporale con la riunione celebrativa dei sessantanni dellOnu al Palazzo di Vetro - di povertà, conflitti religiosi e cambiamenti del clima.
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