Il patrimonio artistico è di livello mondiale, e non ha niente da invidiare alle grandi capitali. Ma i servizi troppo spesso non allaltezza. Così i più importanti e visitati musei milanesi non sembrano attrezzati ad affrontare lExpo 2015, per cui si attendono milioni di visitatori; e non possono competere con le gallerie più conosciute del mondo. È quanto risulta dallinchiesta del Giornale, che ha condotto un viaggio nelle maggiori esposizioni cittadine, per stilarne delle pagelle. Tutti i musei sono a pagamento, intanto, anche per gli studenti, ammessi solo a riduzioni (i più giovani). In alcuni casi non offrono neanche lautoguida, o la offrono a pagamento. Non tutte hanno la piantina in inglese, quasi nessuna le didascalie nella lingua più parlata del mondo. Il servizio di ristoro cè solo al museo Diocesano, e a Brera, ma fuori dallAccademia.
Buone notizie per la pulizia dei bagni: prova superata. Luci e ombre nella «navigabilità». Discreti i siti, quattro hanno anche la versione in inglese. Una pecca grossa sono gli orari: troppo limitati, caso unico al mondo è la pausa pranzo.Musei bocciati: ecco le pagelle
Da Brera alla Ambrosiana un viaggio tra le carenze delle gallerie
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