Il progetto «Open Air Museum», che prevede la creazione di un padiglione della pesca dentro e fuori il Galata Museo del Mare e la riqualificazione degli spazi di banchina, sta cambiando il volto della Darsena.
Ieri l'iniziativa è stata presentata a Slow Fish dal presidente del MuMa Paola Profumo insieme alla responsabile regionale di Acgi (Associazione nazionale cooperative italiane) Daniela Borriello, con la partecipazione del direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Liguria, Luca Fontana. L'iniziativa, per cui si stima una realizzazione completa entro 12 - 18 mesi, è partita a febbraio e contempla un riordino di tutta l'area tra via Gramsci e Ponte Parodi: il Galata Museo del Mare che ha recentemente aperto la nuova sala «Piroscafo» e inaugurerà presto il Padiglione della Pesca, il bacino acqueo della Darsena e le calate Di Negro, De Mari e Vignoso, le imbaracazioni storiche galleggianti - tra cui la Nave Italia -, il peschereccio Camoro e il sommergibile classe «Nazario Sauro» in arrivo per l'autunno 2007. Al finanziamento parteciperanno l'Unione Europea e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, in collaborazione con la Regione Liguria e l'Agci Pesca. «Open Air Museum» è il primo progetto di museo marino all'aperto, espressione culturale molto diffusa nei mari del Nord e sconosciuta in Italia. L'intento è quello di mostrare l'attività produttiva della pesca in modo vivo, direttamente sul luogo, in cui i pescatori possono interagire con il pubblico.
«La riorganizzazione degli spazi - spiega Paola Profumo - prevede anche un mercato del pesce al dettaglio, un peschereccio per la didattica e una banchina dove potranno attraccare le imbarcazioni». Si organizzeranno anche attività ludiche, sportive e ricreative, per avvicinare i giovani alla cultura e al rispetto del mare.
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