Islamabad - L’ex primo ministro pachistano Benazir Bhutto, assassinata il 27 dicembre in un attacco kamikaze, è stata "uccisa da terroristi". Lo ha detto il presidente del Pakistan Pervez Musharraf in un discorso alla nazione trasmesso dalla televisione di Stato in cui ha definito la morte dell’ex esponente dell’opposizione "una grande tragedia. La nazione ha vissuto una grande tragedia. Benazir Bhutto è morta nelle mani di terroristi. Prego Dio di dare pace all’anima di Benazir", ha detto ancora Musharraf. Il presidente ha proseguito accusando "molti miscredenti e alcuni elementi politici" di approfittare della tragedia per darsi ai saccheggi.
Indagini affidate agli 007 inglesi Musharraf ha sottolineato che la nazione deve sapere chi sono i responsabili di questo "terribile" attentato e per contribuire alle indagini ha annunciato l’immediato arrivo in Pakistan di una squadra di detective di Scotland Yard, messa a disposizione dal governo britannico. Al lavoro anche degli "esperti" francesi.
Rinvio del voto inevitabile Per il presidente pachistano il rinvio delle elezioni politiche dall’8 gennaio al 18 febbraio era "inevitabile" dopo l’uccisione della Bhutto. Il presidente ha però promesso che il voto si svolgerà in modo regolare e pacifico.
Democrazia costituzionale "Spero ci sia una democrazia costituzionale dopo le elezioni". Auspica il ritorno a quella normalità che da troppo tempo manca al suo Paese, il presidente Musharraf. Per raggiungere questo obiettivo ha chiesto ai partiti politici di contribuire a mantenere la pace.
L'opposizione I due maggiori partiti dell’opposizione pakistana, quelli che fanno capo ai due ex premier, Benazir Bhutto e Nawaz Sharif, parteciperanno alle prossime elezioni politiche nonostante il rinvio. Lo hanno annunciato i dirigenti del Partito popolare pakistano della Bhutto, assassinata giovedì scorso, e della Lega Musulmana del Pakistan-Gruppo Nawaz che fa capo a Sharif.
Una taglia per gli assassini Le autorità pachistane hanno diffuso le foto di una testa mozzata e di due uomini sospetti che si aggiravano tra la folla prima dell’attentato contro la Bhutto, offrendo una taglia per la loro identificazione. Una delle due foto, pubblicata su un quotidiano di Islamabad, mostra un giovane uomo, senza barba, con indosso occhiali da sole, una maglietta bianca e un gilet scuro.
Dietro di lui il secondo uomo, con in testa un turbante bianco, che, secondo una televisione, sarebbe uno degli attentatori. La seconda foto mostra la testa mozzata di un giovane uomo, sbarbato. Per la loro identificazione, le autorità di Islamabad hanno offerto una taglia di 10 milioni rupie, pari a oltre 110mila euro.
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