Più eventi in periferia uguale: città più vivibile e sicura. Perché il binomio passi dalla teoria alla pratica, lassessore alle Aree cittadine Ombretta Colli ha chiesto la collaborazione dei consigli di zona. In tempo quasi zero hanno risposto alla lettera-invito del Comune con un lungo elenco di piazze che - qualcuna già da subito, altre dopo semplici lavori di risistemazione - sono pronte ad offrire una buona location a spettacoli e concerti. La mappa ora sarà esaminata nel dettaglio dai tecnici dellassessorato: si va da piazza Leonardo da Vinci in zona 3 a piazza Santa Maria del Suffragio o piazzale Gabrio Rosa in zona 4. Da piazza Tirana e Frattini in zona 6 a piazza Kaisserlian e Caserta in zona 9. «Una città come Milano - sostiene lassessore Colli - non può contare solo su un luogo importante per gli eventi, come piazza Duomo, che ha anche lesigenza di essere tutelata. Occorre cercare nuovi spazi decentrati, e mettere in moto i consigli di zona per farceli suggerire è stata unesperienza interessante». La Colli sottolinea che «le periferie sono povere di bar, locali e negozi. Organizzare eventi può essere un incentivo a far vivere e rendere più sicure anche le piazze lontane dal centro. E come Comune dobbiamo impegnarci ad offrire botteghe ai giovani artigiani e negozi ad affitto agevolato».
Ombretta Colli, insieme a diversi assessori della giunta Moratti, siede al tavolo della Commissione per loccupazione del suolo pubblico, istituita il 20 aprile per riscrivere il regolamento duso delle piazze e delle vie della città. Sotto la lente sono soprattutto quelle del centro, da via Dante a piazza Castello e allArco della Pace, oltre ovviamente al caso-Duomo su cui Palazzo Marino ha incassato spesso polemiche e divieti da parte della Sovrintendenza. Scontato che per organizzare un evento sotto la Madonnina si mettano in coda in molti. Per avere la «precedenza», secondo la Colli, si dovrebbe inserire un nuovo criterio, «il mix centro-periferia»: in soldoni, chi realizza eventi collaterali anche in periferia potrebbe essere avvantaggiata, e ottenere anche uno «sconto», nella corsa alla piazza principale. Gli spazi decentrati dovranno superare una serie di vincoli, di viabilità, sicurezza, impatto ambientale (ad esempio la rumorosità o un eventuale vincolo della Sovrintendenza) e rispondere a specifiche caratteristiche tecniche (dimensione, ingombro...). Gli eventi in periferia serviranno anche a «pubblicizzare» scorci della città affascinanti - e adatti, tanto per fare un esempio, a riprese cinematografiche o mercatini - ma oggi ancora poco conosciuti.
Musica e spettacoli, la città sceglie le piazze
Il Comune: «Eventi nelle periferie, così Milano diventa sempre più sicura e vivibile»
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