da Milano
Il settore della musica digitale è in forte crescita e i formati che circolano in rete non sono più limitati al semplice mp3. Le multinazionali che si occupano di distribuire la musica in internet a pagamento optano spesso per formati diversi che garantiscono, a loro dire, una maggiore qualità sonora ma che, fondamentalmente, consentono più ampi margini di protezione del file, per evitare che venga poi distribuito (condiviso) in rete senza limitazioni. La Apple ha fatto un po' da pioniere in questo senso. Infatti i file scaricati da iTunes sono originariamente in formato mp4 con protezione Dmr (Digital Rights Management). Solo da poco a 0.30 centesimi in più per traccia, è possibile scegliere i file iTunes Plus con codifica AAC a 256kbps di qualità superiore - il doppio del bit rate standard - e senza DRM. Con tutte queste sigle si rischia di impazzire. Diciamo subito che il formato Mp4 è la contrazione di MPEG-4 uno standard che supporta caratteristiche specificate da terze parti come, appunto, una particolare gestione dei DRM o una gestione interattiva dei contenuti. I file Mp4 scaricati da iTunes, ad esempio, possono essere ascoltati attraverso il PC con il software iTunes 7 (disponibile sia per Mac che per Windows all'indirizzo www.apple.com/it/itunes/download), masterizzati su Cd grazie alla possibilità di creare apposite playlist ma non possono essere convertiti in mp3. Quindi chi si trova un file di questo tipo tra le mani o lo carica su un iPod che supporta tale formato, oppure difficilmente potrà utilizzarlo su lettori mp3 standard a meno di non togliere la protezione originaria. Questa però è un'operazione non solo illegale ma anche sconsigliata perché trasformare un mp4 in un mp3 comporta una vistosa perdita di qualità. Per ovviare a questi problemi Apple ha introdotto il formato con codifica ACC che può essere tranquillamente convertito in mp3, sempre attraverso iTunes con la funzione «converti» o con altri software di editing musicale, e utilizzato su tutti i lettori in commercio. Anche Sony era partita con il suo «Music Store» da un formato proprietario «Atrac» con protezione DMR e, di fatto, restrizione duso solo ad una manciata di player compatibili. Però ha dovuto alzare bandiera bianca e piegarsi allormai diffuso mp3 nonché allegemonia di iTunes. Risultato: la chiusura del music store e la possibilità (questa è la buona notizia) per gli utenti che avevano già scaricato file musicali in formato Atrac di convertirli in mp3 con un software messo a punto proprio da Sony e scaricabile allindirizzo:http:// esupport.sony.com/US/ perl/swu-download.pl?upd_id=2971&SMB=YES.
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