Giuseppe Mazzini, ispiratore del Risorgimento italiano, pensatore ed umanista, fu anche cultore della buona musica, autore di un saggio intitolato «Filosofia della musica» e abile chitarrista. Da quando, giovane, fu rinchiuso nella fortezza di Priamar, a Savona, con laccusa di cospirazione, agli anni dellesilio e ai tempi difficili della Repubblica Romana, la chitarra gli recò sostegno, gli fece compagnia, e fu per lui fonte di energia. Alla madre, con la quale mantenne sempre una fitta corrispondenza, spesso chiedeva linvio di musica. Nella pratica musicale, prediligeva la musica dinsieme, riconoscendole unimportante valenza sociale, ma non mancava di esercitarsi quasi giornalmente con la sua chitarra. Si deve a Fabio Renato dEttorre, chitarrista/compositore romano, la recente attenzione su Mazzini musicista (dEttorre ha ideato anche uno spettacolo teatrale dedicato a Mazzini, dal titolo LItalia suonò). Nel concerto «mazziniano» del Gonfalone, ha messo in fila alcune delle pagine che il nostro eroe-chitarrista amava suonare con piccoli gruppi selezionati di amici. Ma anche una primizia: una sua pagina di musica.
In realtà la realizzazione per voce e pianoforte di un canto pastorale della campagna bernese - redatta in Svizzera nel 1836, dal titolo Dove sei tu fioretto? - che dEttorre ha liberamente arrangiato per flauto, violino e chitarra per questa occasione. Completano il programma, nel quale il dEttorre sarà affiancato da altri due validissimi interpreti: Angelo Persichilli (flauto) e Gabriele Pierannunzi (violino) la Sonata concertata per violino e chitarra di Paganini, il Gran duo per flauto e chitarra op.
Oratorio del Gonfalone. via del Gonfalone, traversa di via Giulia. Questa sera alle 21. Biglietti: 15 euro, 10 euro (ridotto) Info: 06-6875952
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.