Quindi, Sanremo...

Pagliacciate fluido-conformiste, liquidato Zelensky e Mengoni: quindi, Sanremo...

Ogni mattina il racconto punto per punto del Festival di Sanremo. La quinta serata: papa Amadeus I, orario da denuncia e la lettera del presidente ucraino

Pagliacciate fluido-conformiste, liquidato Zelensky e Mengoni: quindi, Sanremo...

- Inizia l'ultima puntata (sia lodato il cielo). Giustamente è previsto Zelensky a fine nottata e partiamo subito con il comandante del "glorioso corpo dell'aeronautica". Fossi stato in Amadeus gli avrei chiesto: ci dica generale, che cacciabombardieri mandiamo all'Ucraina?

- Sai domani le polemiche per questo appello in stile zio Sam per entrare nelle Forze Armate. "Giovani d'Italia, arruolatevi".

- Molto si era discusso di come sarebbe stato un festival senza Fiorello. Ma la verità è che il prodotto di Amadeus non potrebbe vivere senza Morandi, uno dei pochi a cantare come si deve. Mentre Gianni canta, le telecamere inquadrano uno che da lui dovrebbe andare a lezione un giorno sí e l'altro pure: Fedez.

- Un signore urla dalla platea: "Elodie mi vuoi sposare?". Visto l'abito indossato oggi, lo capisco. La canzone andrà a ruba in radio come quasi tutti gli ultimi pezzi della nuova regina della musica. Oggi ha migliorato la performance, finalmente al suo livello. Voto: 7-.

- I Colla Zio meritano un punto in più per il classico abito da uomo indossato da tutti i componenti della band. Per il resto nella vita c'è speranza per tutti, ma per loro no. Voto: 3

- Mara Sattei va sull'altalena: alterna ottimi momenti, a baratri indescrivibili. Al brano manca qualcosa, pur essendo orecchiabile, ed è come se fosse già sentito. Voto immutato: 6.

- Chiara Ferragni si presenta all'Ariston meno peggio degli altri giorni. Meglio questa seta blu del nude look dell'altra sera, ma perché quella corazza sul seno?

- Visto il fiore sulla giacca di Tananai ho sperato lo usasse per spruzzasse acqua in faccia a Morandi. Peccato. La canzone è quello che è, niente di rivoluzionario anche se piace. Per noi il suo Sanremo è sufficiente: 6.

- Trovo imbarazzante che gli autori del Festival non siano riusciti a trovare altro argomento di cui far discutere oggi Ferragni e Amadeus. Ancora il profilo Instagram del direttore? Gag già vista e decisamente povera di contenuti.

- Colapesce e Dimartino. L'accoppiata baffi e pizzetto forse ci resterà più in testa del pezzo, che pure è semplice ed efficace. Voto: 7.

- Giorgia ha avuto la sfortuna di aver scelto una canzone che non le rende giustizia. Usiamo parole dette male: voce indiscutibile, pezzo sottotono. Se finisce nella zona alta della classifica sarà merito solo della sala stampa, che la adora al limite della adulazione. Voto finale: 6.

- Modà. A differenza di altri, anche di quelli bravi, non hanno mai avuto alti e bassi. "Lasciami" può non piacere, ma Kekko è sempre stato all'altezza della situazione (non che fosse elevatissima, però...). La riascolterò. Voto: 7.

- Questa moda di declamare il 2020 come 20 - 23 è insopportabile.

- Il messaggio femminista dell'abito con la coratta dorata di Chiara Ferragni sarebbe questo: "Non essere considerate solo apparati riproduttori è la scelta per cui combattere ogni singolo giorno". Scusate, però io mi chiedo e vi chiedo: ma dove li hanno incontrati tutti questi uomini, in Italia, che considerano le donne solo dei forni per la prole? Mi dite: dove? Che ne so: fate una statistica, una ricerca, un sondaggio. Siamo un Paese morto, nel senso che non mettiamo più al mondo pargoli. Le coppie non si sposano più. E le donne figliano in età avanzata. Inoltre, se chiedete a metà dei maschi italiani se considera la propria fidanzata, moglie, compagna una sforna-bimbi, vi risponderà: "Io, figli? Mica ne voglio". Tornate nel pianeta terra, dai.

- Colpo grosso di Amadeus con i Depeche Mode. Un amico mi scrive: "Sono dei giganti. Ma se ascoltano le canzoni in gara si mettono a piagne e rimpiangono di essere sbarcati a Sanremo".

- Cambio di abito per Chiara. Sembra un pigiama.

- Vedere la Ferragni che non riesce a invitare un follower nella diretta Instagram non ha prezzo. Per tutto il resto c'è Poltronesofà.

- Ultimo. Meglio delle serate precedenti, ma "Alba" procede per strofe e non si apre mai. Manca un vero ritornello potente. Voto: 6,5.

- Lazza. Con guanti e cravatta nera sembra pronto per un colpo in banca in un film di James Bond. Ma "Cenere" ti resta in testa. La sentiremo in loop in radio. Voto: 7.

- Mengoni. Il migliore. Per intonazioni, musica, virtuosismi vocali, esibizioni complessive. Voto finale, compreso il duetto: 8.

- Se è vero che la scaletta finisce alle 2.52 come dicono, siete da denuncia querela.

- Gino Paoli: "Caro Morandi tu mi venivi dietro da ragazzino, ma non so cosa cazzo volevi imparare da me". Spettacolo. Poi inizia a raccontare cose a caso che mettono in imbarazzo Amadeus, Morandi, la Rai, Coletta, la zia di mia nonna, Pippo, Pluto e Paperino. Tutti. Quando ha iniziato a parlare di "corna", "donne che ti fanno fesso" e tutto il resto, ho notato il cuore di Amadeus fermarsi per un paio di secondi. Meraviglioso.

- A pensarci bene, comunque, di questa apparizione sanremese della Ferragni abbiamo capito una cosa: le piace mostrare il seno.

- Non c'è nulla di meno ben assortito al mondo che il fluido Rosa Chemical col suo impeccabile direttore di orchestra.

- Chemical deve aver chiesto suggerimento per l'abito a Chiara Ferragni e lei gli ha risposto: "Boh vedi tu, ma fai vedere le tette". Allora lui si è fatto due buchi rotondi sulla camiclia all'altezza del capezzolo. Imbarazzante è dir poco.

- Rosa Chemical fa salire Fedez sul palco solo per limonare. Ovviamente tutto già previsto, s'era capito dal fatto che hanno inquadrato il signor Ferragni poco prima dell'inizio dell'esivizione di Mr. Fluidità. Una pagliacciata, ma bisogna dire che Lucia aveva la faccia un tantino preoccupata poco prima del bacio. Rivoluzionario? Per nulla, già visto e rivisto. Anzi: perfetto conformismo stantio. Resta una sola domanda: ci ha messo la lingua?

- Cosa cambia tra questo bacio e quello eterosessuale dei Coma Cose? Che i secondi sono promessi sposini, quesi due invece non si amerebbero neppure sotto tortura. Fanno solo una sceneggiata a favor di telecamere, per promuovere più sé stessi che l'amore libero. Lui infatti è sposato e padre di famiglia. Finge fluidità, ma apprezza il sesso tradizionale.

- Rosa Chemical ha portato all'Ariston le unghie lunghe, un sex toy, il trenino con Fedez, le slinguazzate agli stivali e quelle al signor Ferragni. Questo ci attendevamo dal moderno Achille Lauro, che infatti non ha deluso le aspettative perbeniste di un Festival che doveva essere (ed è stato) necessariamente fluido e inutilmente provocatorio. Che barba.

- Made in Italy non è nulla di straordinario, sembra confezionata appositamente per diventare una hit per le radio. Durerà il tempo di un fulmine, ma chi non l'ha canticchiata almeno una volta mente. Voto finale: 6, meno 1 voto per il bacio omo fatto solo per far parlare di sé.

- Chiedo venia. Pensavo che Rosa Chemical fosse il sostituto di Achille Lauro invece Amadeus è riuscito a invitarlo pure quest'anno al Suzuki Stage. Da quando portò Rolls Royce a Sanremo sono successe due cose. Primo: tanti altri lo hanno superato in corsa in termini di trasgressione, che poi era la sua vera cifra stilistica (ha ragione Fiorello a dire che rispetto a Rosa ormai sembra Cristina D'Avena). Secondo: a cantare non ha ancora imparato, viste le solite stonature imbarazzanti.

- I Cugini di Campagna. Non lasciano il segno. Voto: 5.

- Santapupazza. Il divano di Poltronesofà anche in platea no, però. Cinque serate, cinque scenette che avrebbero scritto meglio per il saggio di fine anno di una terza elementare. L'unica nota positiva è l'aver scoperto che non sono attori ma veri artigiani. Mi spiace per loro si siano dovuti prestare a questo teatrino imbarazzante.

- Panico per Morandi che sbaglia i numeri del televoto.

- Madame, non vaccinata e tutto il resto, qualche mese fa non l'avrebbero avvicinata nemmeno a tre metri di distanza per non farsi contagiare. Adesso invece: tutto è perdonato. Che bello essere ricchi, famosi e politicamente corretti. La prossima volta invitiamo Ciccio Puzzer sul palco.

- Ma perché si muove come uno zombie in un film dell'horror?

- Tutto sommato nella canzone poteva metterci anche altre dieci parolacce oltre a "puttana". Tanto non si capisce niente. Il ritornello è piacevole, il resto insomma. Se la sala stampa le riservasse la stessa acrimonia dimostra nei confronti dei no vax in questi mesi, sarebbe in fondo ad ogni classifica. Voto finale: 5,5.

- Ariete che entra dopo Madame ci fa capire che è la sua fotocopia musicale, venuta male. Per fortuna Morandi la chiama "la" Ariete, così si capisce il sesso altrimenti ben celato sotto un abbigliamento volutamente neutro. "Tutti possono indossare tutto al di là del genere", dice lei. Ma che palle: vestete come te pare. Il problema è che non ti dona.

- La performance di Ariete per quattro sere si conferma per quello che è: pessima nonostante qualche passo in avanti. Amadeus dice che è nata una stella. Ma in quale cielo? Voto: 4,5.

- Bello il nuovo vestito della Ferragni. Nero ed elegante. Ma al collo cosa ha appeso? Un utero d'oro? Sono forse tube di Falloppio quelle che intravedo o due orecchie da elefante?

- Fiorello resta il migliore.

- Mr. Rain piace al televoto e alla giuria demoscopica. Ma la Sala Stampa lo odia: diranno che è prevedibile, che è tutto merito dei bambini, che non vale il prezzo del biglietto. Infatti non vincerà. Ma il suo pezzo è piacevole: le parole si capiscono, il messaggio c'è, l'intonazione anche. Per dirla con le parole di un lettore: "Niente auto tune, niente urla, niente cose strane". Magari non sarà Battisti, ma sta spanne sopra tanti altri. Bello l'abbraccio finale con i bambini. Voto: 7,5.

- Salmo perché ci fai questo? Dicci: perché? Nessuno si sognerebbe di ridipingere la cappella Sistina piazzandoci delle pennellate "moderne". Allora perché devi stuprare "Diavolo in me" per trasformarla in un'accozzaglia da discoteca?

- "Incredibile, incredibile", esulta Amadeus. Si, incredibile quanto fa schifo.

- Guardo il vestito di Ferragni e mi chiedo: quale contributo alle battaglie delle donne fornirà la performance della ricca infiencer? Nessuno. Ne parleremo per qualche ora, poi ce ne dimenticheremo. E gli asili continueranno a chiudere alle 16 impedendo a chicchessia di conciliare vita lavorativa e famiglia.

- Paola e Chiara. Cattiva idea quella di provare a rilanciarsi. È sempre meglio lasciare ottimi ricordi negli ascoltatori che riproporre pessime prestazioni. Voto: 4.

- Levante. Niente: il giudizio resta invariato e negativo. Interpretazione, testo, musica e tutto il resto sotto la sufficienza. Voto: 5.

- "I carciofi a Milano fanno schifo". Ha ragione la Vanoni.

- È oggettivamente un miracolo che la Vanoni riesca ancora ad articolare le parole. Ed è incredibile che si capisca comunque piu della metà dei rapper che hanno solcato questo povero Ariston.

- LDA. Resta la prima impressione. Né carne né Colapesce. Voto: 5.

- Luisa Ranieri: Ferragni scansete, Elodie scansete. Forse il vestito a cotechino un tantino too much. Però Montalbano è un uomo fortunato.

- Coma Cose. Lei vestita da sposa, con capigliatura orripilante; lui se non sbaglio ricicla un abito già indossato. Se la canzone l'avessero fatta interpretare ad altri sarebbe stato molto meglio. Voto: tra 5,5 e 6. Viva il il bacio tra marito e moglie: 1 punto in più.

- Ferragni che regala la stola a Anna Morandi con la frase "ti risposerei altre 100 volte" è una scenetta perfetta per la prima pagina di Repubblica, La Stampa, Diva e Donna, Oggi, Gente e via dicendo. Ma avrà emozionato sì e no un paio di parenti direttissimi della coppia.

- Olly. Il voto dobbiamo darlo a lui o all'auto-tune e agli effetti elettronici?

- Articolo 31. Sotto le aspettative, anche per chi - come il sottoscritto - si è fatto prendere la mano nei giudizi dall'emozione dei ricordi. Troppo simile ad altri pezzi di J-Ax, per quanto apprezzabile sia nel testo che nella musica. Voto: 5,5.

- Will. Ce la dimenticheremo presto, per fortuna. Però lui sembra simpatico. Voto: 4,5.

- Gassmann. Piu bello che bravo. Voto: 5.

- gIANMARIA. Se andasse a lezione di canto, magari la resa migliorerebbe. Perché tutto sommato qualcosina del pezzo, sarà il ritmo o chissà cosa, ti resta in testa. Spreco. Voto: 6-.

- Per fortuna Anna Oxa e i suoi ricercati vocalismi ce li hanno riservati per la notte fonda. Se qualcuno si fosse addormentato sul divano, facile si sia svegliato di soprassalto pensando al figlio col mal di pancia. Anna non ha convinto, mai: cinque sere buttate al vento. Voto: 4.

- Shari. "Stappo questa birra che sa di te". Ma che vor dì? E poi che barba con questa storia che "l'amore è per tutti senza distinzioni". Ma chi ve lo vieta? Voto: 5,5.

- Premio speciale per i tecnici delle luci.

- Dopo la figuraccia della serata delle cover con Arisa, Grignani avrebbe dovuto rinunciare a tornare in diretta, anche solo per un po' di amor proprio. Invece salito sul palco e ha fatto schifo come le quattro serate precedenti. Voto: 3.

- Sethu. Messo lì come apostrofo rosa tra le parole "aspettiamo" e "Zelensky". Le canzoni dei 'giovani' si somigliano tutte. Le parole sono incomprensibili allo stesso modo. I ritornelli migliorano un po' la resa complessiva ma nessuno scomoderà Oscar o Grammy per loro. Alla fine resta il nulla. "Causa persa", sì ma fino in fondo. Voto: 4.

- I meme scelti da Amadeus su Ferragni non fanno ridere neppure mia nonna in cariola.

- Grignani al 12esimo posto non si sa bene perché. Giorgia fuori dalla top 5 nonostante la buona stampa. Godo per Madame esclusa. Rosa Chemical: non basta limonare Fedez per imparare a cantare (magari provaci con Morandi che qualcosa ti passa). La top five è giusta.

- Si ricomincia a votare. Sono le 01.45. di Zelensky ancora nulla. Stiamo aspettando l'ora buona per il fusorario di Mosca?

- Smentito chi sosteneva che metà del successo di Mr. Rain fosse dovuto alla presenza dei bambini. Anche senza pargoli, fa la sua figura. Volete dire che sembra lo Zecchino d'oro? Forse. Ma piace.

- Ore 02.12 arriva la lettera di Volodymyr Zelensky letta da Amadeus come se fosse la mail della preside della scuola per le comunicazioni alla scolaresca. Zero atmosfera, zero passione, zero di tutto. Lo abbiamo detto: era meglio lasciarlo fuori sin da subito, ma riservagli uno spazio così forse è pure peggio. L'impressione? Come se avessero voluto liquidarlo dopo essersi pentiti di averlo invitato.

- Quindi il vincitore di Sanremo andrà a cantare per l'ingresso trionfale di Zelensky in Crimea?

- Immagino la corsa delle redazioni dei giornali a cercare un traduttore per capire cosa diavolo abbia detto il cantante ucraino durante l'esibizione.

- "Stop al televoto" subito dopo l'appello per la resistenza ucraina: fuori luogo è dire poco.

- "Per molti italiani all'estero magari adesso sono le 2 del pomeriggio", dice Amadeus. Anche per noi tra un po': taglia!

- Un monologo intero di Ferragni e una decina di vestiti sul femminismo e poi in finale vanno cinque maschietti. Godo come un riccio. Che bella la democrazia demoscopica. Maschilismo da televoto?

- Vince Mengoni. Era scritto. Bravo lui.

- E anche questo Sanremo ce lo siamo tolti dalle balle. Ogni anno il Paese peggiora, nel senso che aumentano i seguaci di questa religione messa su dall'inimitabile Papa Amadeus I. In cinque giorni l'Italia ha attraversato di tutto: una crisi internazionale con la Francia, il rischio terrorismo anarchico, un terremoto tremendo in Turchia e in teoria pure le elezioni regionali. Ma tutto è stato sommerso, superato, oscurato. Da oggi si torna a vivere e si respira normalità: basta Rosa Chemical, basta fluidi, basta abiti stravaganti, vada a farsi benedire l'intero baraccone.

Almeno fino ad anno prossimo.

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