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Biagio Antonacci compie 60 anni: 8 canzoni da riascoltare

Da Quanto tempo e ancora a Se è vero che ci sei: ecco perché Biagio Antonacci è uno dei cantautori più amati della musica italiana

Biagio Antonacci compie 60 anni: 8 canzoni da riascoltare
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Dalla periferia al successo: Biagio Antonacci compie 60 anni. Quale potrebbe essere il miglior modo per festeggiare quest’importante cifra tonda del cantautore di Rozzano? Certamente ripercorrendo alcuni dei suoi più grandi successi.

Quando si parla di Biagio Antonacci la parola d’ordine è sicuramente semplicità. È con la sua semplicità, infatti, che il cantautore è riuscito a conquistare il cuore di tantissimi fan; un pubblico variegato quello di Biagio che abbraccia tutte le età: dai più adulti, ai giovanissimi. Il motivo? Probabilmente il suo desiderio di rinnovarsi continuamente e stare al passo con i tempi.

Classe ’63, Biagio Antonacci nasce a Rozzano il 9 novembre, cresce nella periferia milanese ed è lì che coltiva la sua passione per la musica. Se da una parte studia per diventare geometra, dall’altra suona la batteria e così, inizia a frequentare l’ambiente discografico, sino ad ottenere il suo primo contratto, nel 1989. È in quel momento che arriva il suo primo album, Sono cose che capitano, contenente il brano Fiore, uno dei suoi testi più profondi. Tuttavia, è con il singolo Liberatemi, pubblicato un anno più tardi, che inizia a farsi conoscere meglio dal pubblico. Così, con l’album che porta lo stesso titolo, riesce a vendere oltre 150 mila copie, diventando per tutti il grande Biagio Antonacci. Da allora una carriera in ascesa, ricca di grandi successi: dalla partecipazione a Sanremo con il brano Non so più a chi credere, a tutte quelle canzoni che hanno fatto da colonna sonora nella vita di tantissime persone, sino al tutto esaurito a San Siro e alle grandi collaborazioni con artisti come Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Pino Daniele e molti altri.

Ripercorriamo insieme 8 brani che hanno segnato la carriera musicale dell'artista

Mio fratello

Seconda traccia dell’album Dediche e Manie, Mio Fratello è uno dei brani di Biagio Antonacci che sa coniugare al massimo poesia, ritmo e melodia, con la partecipazione di un artista straordinario, Mario Incudine, cantautore di origini ennesi che nel brano duetta in siciliano. Mio fratello narra la storia di una famiglia qualsiasi e per questo è un racconto universale: un fratello si perde e l’altro vive nell’attesa di vederlo tornare così da poterlo perdonare: “Salvo l’uomo che bussa alla mia porta…” , recita il ritornello della canzone. È in quel momento che, nonostante le vicissitudini che hanno portato i due fratelli ad allontanarsi, una volta insieme, si può compiere una “festa”; d’altronde, quando ci sono il perdono e l’amore, si può superare tutto: “Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa. Mai più mai più mai più mai più dolor”. Imperdibile, inoltre, il videoclip con la presenza straordinaria dei fratelli Rosario e Beppe Fiorello.

Dolore e forza

Due parole apparentemente distanti, ma molto vicine: il dolore e la forza. D’altronde, a pensarci bene, non esiste dolore che non si trasformi in forza e non esiste forza che non venga fuori dalle sofferenze più profonde. Un concetto che Biagio Antonacci ha saputo mutare perfettamente in una ballad contenuta nell’album L’amore comporta. La canzone affronta uno dei temi più attuali, l’incomunicabilità in una coppia che spesso porta alla fine di una storia d’amore. Sempre di più, oggi, si fa fatica a manifestare i propri sentimenti finendo per distruggere ciò che di bello abbiamo: “Amore mio, ma come ho fatto a restare in silenzio di fronte a te, non ti ho mai detto le cose che ho dentro perdonami, capiscimi”, sono soltanto alcune delle parole di un brano capace di toccare le corde più profonde della nostra anima con la delicatezza che contraddistingue i testi di Antonacci.

Tridimensionale

Il nuovo singolo dance di Biagio Antonacci, realizzato in collaborazione con il dj producer Benny Benassi. Un tentativo di abbracciare il suo pubblico di sempre, buttando uno sguardo anche ad una platea un po' più giovane. Non a caso questo singolo, uscito a maggio scorso, è diventato una hit dell’estate. Fresco, alternativo e nuovo, il brano ha conquistato tutti. Naturalmente, immancabile il filo conduttore dei brani di Biagio, l’amore. Anche questo brano, dunque, è un inno all’amore, un amore intenso e travolgente che quando ti investe è in grado di “muovere il sole e poi le stelle su”, ma anche di farti “naufragare”. Insomma, l’amore come sentimento imprescindibile per cui vale sempre la pena rischiare e lottare, nonostante gli alti e i bassi.

Se è vero che ci sei

Uno dei pezzi più belli di sempre targato Antonacci. Se è vero che ci sei è un brano del 1996, singolo di apertura dell’album Il mucchio. Una canzone che pone al centro del suo nucleo narrativo quella sensazione di solitudine e inadeguatezza da cui spesso ci sentiamo sovrastati. Quante volte, infatti, ci sentiamo piccoli e quasi insignificanti dinanzi alla vita che, in fondo, continua ad andare avanti malgrado tutte le difficoltà. “Certe volte guardo il mare, questo eterno movimento, ma due occhi sono pochi per questo immenso. E capisco di esser solo”, recita il brano. Inutile dire, però, che in questa vita non siamo da soli – anche quando crediamo di esserlo – e questo Biagio ha voluto sottolinearlo, tanto che il brano ripete: “E se è vero che ci sei, batti un colpo amore mio, ed esprime quella speranza di trovare qualcuno con cui condividere “quell'immenso”, e soprattutto, con cui sentirsi meno soli. Insomma, siamo sicuramenti un puntino in questo universo, ma con la persona giusta a fianco tutto può essere superato.

Iris (tra le tue poesie)

Iris (tra le tue poesie) è sicuramente uno dei brani più significativi della carriera di Biagio Antonacci; una canzone del 1998 che ha avuto un tale impatto, che il cantautore ha poi deciso di chiamare così la sua etichetta discografica, la Iris Srl. “Quanta vita c’è, quanta vita insieme a te”, recita il ritornello del brano che si presenta come una vera e propria dichiarazione d’amore, accompagnata da una musica che ormai l’ha resa uno dei successi più grandi di Biagio Antonacci. Non è difficile, infatti, andare ai concerti di Antonacci ed imbattersi in fan che hanno chiamato Iris, la propria figlia.

Quanto tempo e ancora

Uno dei grandi classici del cantautore di Rozzano che ha fatto da colonna sonora nella vita di intere generazioni. La storia di un amore complesso, la cui impronta continua a persistere nel tempo senza mai andare via. “Quanto tempo e ancora ti fai sentire dentro”, infatti, riporta il ritornello della canzone, quasi a celebrare un sentimento forte, un innamoramento che anche se il tempo passa, non svanirà mai: “Ancora tu l’amore”. Un testo il cui significato è apparentemente semplice, ma proprio per questo, universale e in grado di tirare fuori grandi emozioni che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato. Insomma, un pezzo che ha scritto una delle più belle pagine nella storia della musica italiana.

Sognami

Ognuno di noi, purtroppo, ha una persona cara che non c’è più e non può riabbracciare. Ecco, Sognami è dedicato proprio a coloro che hanno perso qualcuno di speciale e desidererebbero tanto, in un modo o nell’altro, sentirlo vicino, superando distanza e tempo. Con ritmo intimo e sensuale, Biagio esalta il potere dei sogni, il posto dove chiunque può rifugiarsi; attraverso questo testo Antonacci sottolinea anche il potere della musica che – esattamente come i sentimenti – può raggiungere chiunque superando anche barriere e confini fisici: “Sognami se nevica, Sognami sono nuvola”. Imperdibile, poi, la nuova versione – presentata anche al Festival di Sanremo – insieme a Don Joe e Tananai.

Ti dedico tutto

“Siamo naufraghi vivi in un mare d’amore”. Una frase che racchiude un po’ ciò che siamo, la nostra essenza. Chiunque in questa vita è un naufrago. Il motivo? La vita ci mette sempre dinanzi a delle “tempeste” tremende, a delle “intemperie” ed “onde” apparentemente insormontabili, da cui siamo convinti di non uscirne facilmente, o di non venirne fuori in nessun modo. Tuttavia, Biagio ci dà una speranza, perché siamo naufraghi, ma siamo naufraghi “vivi”, e soltanto “in un mare d’amore”. Perché è soltanto l’amore che, nonostante tutte le avversità, ci può salvare e ci può fare sentire vivi, come non mai. È per questo che in questo brano ci si focalizza sull’incontro con una persona che arriva e ti stravolge la vita, cambiandola al punto da decidere di dedicarle tutto. Una persona che “ti prende per mano e ti dice proviamo”. Ti dedico tutto è un brano molto intenso, contenente una moltitudine d’immagini che fanno parte della vita di ogni essere umano.

Insomma, adesso non ci resta altro che attendere l’uscita del nuovo album a cui, a quanto pare, Biagio Antonacci sta già lavorando e noi siamo sicuri che saprà sorprenderci ancora una volta.

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