Giù la maschera

Elodie, un minuto e poi Ebbasta

Quando si verificano certe tragedie, sapere che importanti personalità del mondo della cultura e dello spettacolo fanno sentire la propria voce è qualcosa che apre il cuore

Elodie, un minuto e poi Ebbasta

Ascolta ora: "Elodie, un minuto e poi Ebbasta"

Elodie, un minuto e poi Ebbasta

00:00 / 00:00
100 %

Quando si verificano certe tragedie, sapere che importanti personalità del mondo della cultura e dello spettacolo fanno sentire la propria voce per sensibilizzare l'enorme platea che sono in grado di raggiungere, è qualcosa che apre il cuore. Tanto più se si tratta di personalità che sanno parlare ai giovani, li conoscono, trasmettono il messaggio giusto nel modo giusto.

Ecco perché nei giorni scorsi abbiamo seguito con partecipazione e coinvolgimento gli appelli di grandi attrici, cantanti e scrittrici - come non condividerli? - sui pericoli di certe canzoni che inneggiano alla violenza sulle donne; o contro la società patriarcale «pregna della cultura dello stupro»; o sul fatto che ciò che sta succedendo non è un problema di «una» ma di «tutti» E così, con lo stesso spirito, l'altra sera ci siamo uniti idealmente al minuto di silenzio in memoria di Giulia chiesto da Elodie - regina di quel party di riferimento tutto femminile e femminista - in apertura del suo concerto al Forum di Assago. Applauditissimo. E chiusosi, mentre il pubblico già defluiva, sulla registrazione del brano che la pop star canta con Sfera Ebbasta, Anche stasera. Dove si narra di un ragazzo, una ragazza e una relazione difficile. «Sei soltanto mia, mai più di nessuno, odio chi altro ti ha avuta o fatta sentire al sicuro», «Se domani finisce è un problema», «Per te vado in galera».

C'era molta confusione.

E forse nessuno ci ha fatto caso.

Commenti