Quindi, Sanremo...

Il Festival del gender fluid, povero Zelensky e Rosa Chemical: quindi, Sanremo...

Quindi, Sanremo...: i contatti tra Amadeus e lo staff di Zelensky, le parole di Pier Silvio Berlusconi e i Maneskin

Il Festival del gender fluid, povero Zelensky e Rosa Chemical: quindi, Sanremo...

- Anche Pier Silvio Berlusconi mette nel mirino la partecipazione di Zelensky al Festival di Sanremo: è "una bella gatta da pelare”, dice l’editore, “tutti noi siamo con lui e con l'Ucraina e la Rai deve fare le sue scelte, io ci non voglio mettere becco. Dall'altro lato, quello del cittadino che paga il canone, però, a me che Zelensky sia a Sanremo non fa piacere. Si parla di morti, cosa c'entra Sanremo?". E ancora: “A me sembra una ricerca di visibilità che personalmente, un pochino mi turba”. Game, set, match. Non so se Berlusconi legge questa rubrica, ma ha ragione: è tempo che a Sanremo si parli solo di musica, basta monologhi inutili, polpettoni noiosi, predicozzi politicamente corretti. Musica e, se volete, un po’ di comicità. Così dura anche di meno.

- Che Sanremo sia il regno del gender fluid non sarà la novità di quest’anno. Ma certo di ambiguità sessuale ce ne sarà a bizzeffe. Madame, un po' fluida e un po' bisessuale. I Maneskin, che si vestono da donna anche nelle loro componenti maschili. E poi Rosa Chemical, il quale pare parlerà di sesso, discriminazioni, poligamia e porno su Only Fans. La deputata di FdI ha tutto il diritto di protestare, anche se non servità a nulla. E sapete perché? Perché ormai il mondo della musica e dell’intrattenimento, Sanremo compreso, si è staccato a tal punto dalla realtà da non rappresentarla più. Ci sarà qualche fluido in giro per il mondo? Può darsi, ma si tratta di un fenomeno minoritario ma che all’Ariston e in tv ottiene una visibilità sproporzionata.

- L’Ue si riunisce a Kiev per un vertice con Zelensky. Stupisce che Von der Leyen non si sia portata dietro pure Coletta: avrebbe potuto discutere del video per il Festival.

- Ho visto un video dei Maneskin quando agli esordi cantavano in strada a Roma. Bravi uguale, però vestivano normali. Jeans, camicia, niente smalti vari. Non potrebbero ripartire da lì?

- Mammamia che noia Amadeus. Ancora non vuole dirci chi sarà l’ospite di sabato sera, una donna internazionale. Quasi mi viene voglia di sperare che gli dia buca.

- Dice il direttore artistico: "Siamo in contatto con lo staff del presidente Zelensky per sapere esattamente qual è la modalità del suo intervento all'interno del Festival di Sanremo. Lo stiamo decidendo insieme al presidente proprio in queste ore”. Ma vi rendete conto che questo, mentre gli piovono le bombe addosso, deve rendere conto alla Rai di cosa dirà in due minuti di video? Che fa, Amadeus scrive il discorso a Volodymyr?

- Che poi Rosa Chemical può dire e fare ciò che vuole, ma liberi pure noi di affermare che la sua idea di “amore” fa un tantino orrore. “Per me l'amore deve perdere un po' di egoismo. Siamo troppo radicati sul riceverlo: ‘Io ti amo ma se tu non mi ami io non ti amo’. Ti costringo a essere l'unico con cui fai sesso e con cui parli. Io questo lo considero una violenza”. Cioè milioni di persone nel mondo vivono un amore monogamo, provano un po' di sana gelosia, e si starebbero facendo violenza reciproca? Ma se la stragrande maggioranza delle persone considera il tradimento del partner un dolore, non sarai tu a essere fuori strada? Magari non sarà egoista, ma egocentrico di sicuro.

- Rosa Chemical di se stesso afferma: “Sono una persona con una visione, non so se so cantare”. E va al festival della canzone italiana. Pensa tu come siamo messi: il problema non sarà se inneggia al gender, ma se stonerà o meno come una campana.

- Ah, ho ascoltato una canzone a caso e vi ho trovato questa imperdibile strofa evidentemente scritta in endecasillabo falecio da Dante Alighieri in persona: Gre-Greg Willen mi fa sentire un negro/ Sembra che ho il cazzo lungo un metro”. Non so se non sa cantare, ma di sicuro non è un poeta.

- un consiglio per Amadeus lo avrei: potrebbe invitare sul palco dell'Ariston Giorgio Armani, almeno insegnerebbe a quel baraccone gender fluid il coraggio dell'anticonformismo. Ovvero chiudere la sfilata con una coppia eterosessuale, immagino monogama, che "piace a tutti". Vanno bene le trasgressioni, come volete. Ma anche un po' di normalità non fa mica male.
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