Måneskin, reunion in vista dopo il crollo dei conti: tour mondiale nel 2026

La band si prepara alla reunion: rientro previsto a fine 2025 e tour mondiale nel 2026. Dopo la pausa, crollano i conti della band, mentre Victoria supera Damiano nei progetti solisti

Måneskin, reunion in vista dopo il crollo dei conti: tour mondiale nel 2026
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Separarsi, anche solo per un po’, non sempre porta a nuovi orizzonti. Lo sanno bene i Måneskin, la rock band italiana più celebre al mondo, che dopo anni di successi planetari aveva deciso, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, di prendersi una pausa. Una scelta che, a giudicare dai numeri, non ha giovato né ai fan né ai conti.

Eppure, qualcosa si muove: la tanto attesa reunion è già in programma, con una possibile prima data nel tardo 2025 e un tour mondiale confermato per il 2026. La notizia è arrivata direttamente da una fonte autorevole: la relazione di bilancio della società che gestisce i diritti musicali della band.

Il crollo dei conti dopo la separazione

Nel 2023, l’anno ancora d’oro per i Måneskin, la Empire Srl, la società che deteneva i diritti musicali del gruppo, aveva registrato un fatturato impressionante: 18,66 milioni di euro, con un utile netto di oltre 1,4 milioni. Ma l’anno seguente, con i membri lanciati in progetti solisti e l’attività del gruppo sospesa, le cifre sono cambiate drasticamente. Nel 2024, infatti, i ricavi della stessa società sono crollati a 8,5 milioni di euro. L’utile netto? Ridotto a 423.507 euro, meno di un terzo rispetto all’anno precedente. Una flessione che ha acceso più di un campanello d’allarme tra gli addetti ai lavori e, inevitabilmente, tra i fan.

La relazione è stata firmata da Alessandro De Angelis, amministratore unico della Empire e padre di Victoria, la bassista del gruppo. Ed è proprio tra le righe del documento che compare la notizia che tutti aspettavano: “I Måneskin torneranno probabilmente nell’ultimo trimestre del 2025, con un tour già pianificato per il 2026”. Non è ancora chiaro in quale formazione e con quale nuovo progetto, ma la macchina del rock è pronta a rimettersi in moto.

Victoria vs Damiano: la sfida solista

Nel frattempo, però, i fan e gli osservatori non hanno potuto fare a meno di confrontare le carriere soliste dei due membri più iconici: Damiano David, frontman e voce dei Måneskin, e Victoria De Angelis, fondatrice e anima rock del gruppo. E la sorpresa è netta: Victoria ha superato Damiano, e non di poco. La sua società, la Davic Srl, nel 2024 ha fatturato 1.842.997 euro, con un utile netto di 167.120 euro. Numeri solidi, che mostrano come la bassista sia riuscita a costruire un progetto individuale ben accolto, probabilmente anche grazie al suo stile personale, alla sua immagine internazionale e alla sua capacità di reinventarsi nel panorama musicale.

Diversa la situazione per Damiano, la cui Humans 23 Srl ha chiuso l’anno con un fatturato più modesto: 1.205.763 euro, e un utile di appena 15.283 euro. Praticamente un decimo rispetto a quanto incassato dalla collega e amica di band. Una differenza che ha sorpreso molti, soprattutto considerando che Damiano è stato per anni il volto più riconoscibile dei Måneskin, amato dalle fan e protagonista anche di diversi gossip internazionali.

Una pausa non redditizia

I numeri, in fondo, parlano chiaro: il brand Måneskin unito funziona molto meglio che diviso. Non solo in termini artistici, dove il mix tra personalità, generi e linguaggi ha creato una formula vincente, ma anche a livello economico. La separazione, seppur temporanea, ha ridotto visibilità, engagement e incassi.

Il mercato, insomma, ha fatto capire una cosa: il pubblico li vuole insieme. E anche se Damiano e Victoria hanno provato a esplorare strade diverse, la forza del gruppo resta insostituibile.

Cosa aspettarsi dal ritorno

Con la prospettiva di un tour nel 2026, le aspettative sono alte.

Il pubblico si chiede se il ritorno sarà accompagnato da nuova musica, da un album inedito, o se si tratterà di un greatest hits tour con i successi che li hanno lanciati da Sanremo ai Grammy, da Eurovision alle arene di tutto il mondo. In attesa di annunci ufficiali, una cosa è certa: la reunion non è solo un’operazione nostalgica, ma è anche importante economicamente e strategicamente.

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