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Scompare il celebre compositore Ryuichi Sakamoto, vinse l'Oscar nel 1987

Il musicista si è spento a 71 anni a causa di un tumore contro cui combatteva da tempo

Scompare il celebre compositore Ryuichi Sakamoto, vinse l'Oscar nel 1987

Ryuichi Sakamoto, celebre musicista e compositore giapponese, è venuto a mancare all'età di 71 anni, dopo aver combattuto una lunga battaglia contro un tumore.

Nato a Nakano (Tokio) il 17 gennaio del 1952, studiò pianoforte e iniziò a muovere i primi passi nel mondo della musica già dal liceo, entrando a far parte di complessi di genere jazz. Lo stesso mondo fu al centro anche dei suoi studi successivi, dato che si laureò in composizione presso l'Università delle arti di Tokyo e ottenne successivamente la specializzazione post lauream in musica etnica e musica elettronica. Questa formazione fu alla base di quella che è considerata una delle sue prerogative, ovvero aver saputo creare un connubio perfetto tra la musica etnica orientale e quella elettronica che prendeva rapidamente piede in Occidente.

L'importante svolta per la sua carriera fu la pubblicazione nel 1978 di "Thousand Knives", a cui seguì il grande successo con la celebre Yellow Magic Orchestra, progetto in cui collaborò con Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi: la band, di genere pop elettronico, riuscì non solo a emergere in patria ma anche a farsi notare nel Regno Unito, specie con l'album Solid State Survivor. I tre furono dei veri e propri pionieri del synth pop e dell'elettropop, e a loro è riconosciuta anche una grande influenza per quanto concerne gli sviluppi più tardivi della techno e della acid house.

Fu co-protagonista (con David Bowie) di "Merry Christmas, Mr. Lawrence" film di Nagisa Ōshima Furyo del 1983. Sakamoto si occupò di comporre tutte le musiche, tra cui "Forbidden Colours" (cantata da David Sylvian), tema principale del film nonché brano più amato dell'artista giapponese.

Dopo lo scioglimento del gruppo (1984), Sakamoto pubblicò "Ongaku Zukan" con la collaborazione di Simon Jeffes e Thomas Dolby, album che viene considerato come una svolta nel processo di fusione delle tradizioni musicali orientali e del suono elettronico occidentale.

È ricordato soprattutto per aver realizzato, insieme a David Byrne e Cong Su, la colonna sonora del film "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci, a cui prese parte anche come attore: per le musiche vinse il premio Oscar (1987). Molto apprezzate anche le colonne sonore dell'anime "Le ali di Honneamise" di Hiroyuki Yamaga (1987), "Il tè nel deserto" (1990), Piccolo Buddha (1993) e "Tacchi a spillo" di Pedro Almodóvar (1992). Nello stesso anno Sakamoto si occupò delle musiche della cerimonia di apertura dei giochi olimpici estivi di Barcellona.

Sakamoto collaborò inoltre, nell'ambito del mondo dei videogiochi, con la casa di produzione Sega per cui compose e produsse lo stesso suono di avvio della console Dreamcast. Partecipò inoltre come compositore e sceneggiatore allo sviluppo del gioco L.o.l.

Lack of Love (sempre per Sega Dreamcast).

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