Caro Massimiliano, porrei particolare attenzione al caso Musso che sta insorgendo in questi giorni. Vi è qualcosa che non boccia e che non capisco. Partiamo dall'inizio, in sintesi. Mentre già due anni fa Burlando iniziava la propria campagna elettorale per le regionali, Biasotti - almeno apparentemente - pareva lontano anni luce. Dopo le elezioni, mentre Burlando vince - anche se di poco - e ringrazia, Biasotti perde - da signore - e scompare nel silenzio così come il Pdl locale non si permette neppure di parlare all'elettorato né di fare autocritica. Contemporaneamente, almeno in linea teorica, inizia la campagna elettorale per le prossime amministrative del 2012... Due anni, abbiamo tempo altri due anni per lavorare sodo, per trovare il candidato giusto a sindaco per sfidare la Sig.ra Marta Vincenzi. Ma la sinistra inizia bene, da vincente, nelle file del centro destra invece appare già un altro problema: il caso Musso.
Fino a poco tempo fa sembrava il candidato perfetto per il Pdl, ora iniziano le prime critiche, magari fomentate da alcuni giornali liguri non di centro destra perché di fatto soltanto il Giornale si schiera da quella parte, che mettono in dubbio non tanto le sue capacità quanto la sua persona stessa. Tutto questo mi fa paura, perché sembra che il Pdl stia già partendo male. La mia natura idealista mi porta a pensare ingenuamente che si tratta di dicerie da non tenere neppure in considerazione. Ma la ricerca di senso pratico mi consiglia di riflettere e di informarmi il più possibile per chiarirmi le idee. Partiamo dalla considerazione che Musso ha almeno due principali difetti:
1) considerarsi da sempre un «indipendente», non legato a nessun partito e lo dimostra il fatto che pur essendo senatore del Pdl e papabile candidato a Sindaco non ha ancora la tessera del partito e non sembra neppure intenzionato a farla. Domanda: esiste per caso un senatore o un candidato di sinistra senza tessera?
2) par di capire che sia grato al Pdl se lo candida, ma al contempo, si «accontenti» di restare sia senatore che ottimo professore universitario. In pratica, non ha nulla da perdere nel candidarsi. Questa caratteristica la considero un difetto in quanto strategia già perdente da presentare agli elettori.
Detto questo, personalmente a me piace molto Musso, è una persona colta, preparata, semplice, giovane, spigliata, forse quella più adatta a candidarsi a sindaco contro un'agguerrita Vincenzi che non piace a nessuno ma alla fine viene votata. Certo è che se Musso continua a sostenere di voler stare dalla parte della costruzione della moschea, subentra un terzo grosso difetto perché si inimicherebbe i suoi sostenitori del centro destra e allo stesso tempo si distaccherebbe dalle linee guida del Pdl. A mio avviso, la soluzione migliore a questo rebus, in questo momento, sarebbe quella di indagare se dietro a Musso non vi sia una particolare strategia per metterlo da parte e per remare contro. Darei risalto a quest'aspetto.
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