Carissimo Lussana, nel profluvio di riflessioni e suggerimenti, di cui alcuni espressi anche in abusato e talvolta incomprensibile politichese, sollecitato dal tuo tanto provocatorio quanto proficuo dibattito relativo al candidabile all'impegnativa carica di sindaco di Genova, vorrei anch'io aggiungere il mio modesto rivolo di considerazioni e proposte.
Allo stato attuale non v'è dubbio alcuno che il prof. Enrico Musso riunisca in sé tutti i requisiti per aspirare a contendere alla sinistra la carica di primo cittadino. Erudito, docente universitario di assoluto valore, grintoso il giusto, affascinante e gradevole affabulatore (il che non guasta in un uomo politico), in estrema sintesi Musso possiede il cosiddetto «fisico del ruolo». Molto acutamente egli stesso, nella precedente campagna elettorale, ebbe a citare il seguente pensiero di Platone: «Nasce una città quando ognuno di noi non basta più a se stesso, ma ha bisogno di molti altri». Ecco, poiché io mi ritengo uno degli altri, come tale penso che nell'eventuale alternativa allo stimato e colto professore possa essere presa in considerazione anche un'altra persona che, parimenti capace, sia in grado di saggiamente amministrare la nostra città, un tempo Superba ed ora purtroppo alquanto dimessa. Una persona, dicevo, che indipendentemente dalla sua appartenenza politica ad un determinato partito, sia molto nota in città; sappia svolgere una dura e prevedibilmente aspra battaglia (ovviamente di idee e di parole, non certo di violenze fisiche. Ci mancherebbe pure questa...
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