Musso, il prof di Economia, si fa in tre per svelare i dilemmi del nostro tempo

Musso, il prof di Economia, si fa in tre per svelare i dilemmi del nostro tempo

Tre storie di uomini, ognuno in corsa sul proprio binario, che mai si direbbero destinati a incontrarsi. Tommaso, professore universitario di economia impegnato in politica; Raffaele, capitano dei carabinieri alla sua prima, rocambolesca indagine seria; e Sebastian, musicista cieco che si divide tra tournée e incisioni, e che potrebbe all'apparenza svelare l'ambiguità del titolo: l'amaurosi è infatti una cecità temporanea... e qui, una grande metafora.
Tra Genova, Cambridge, Parigi e un'isola della Costa Azzurra si intrecciano, con un crescendo musicale di veli che sciogliendosi mostrano la realtà inaspettata, tre destini di uomini. Il risultato è un thriller narrativo accattivante, fluido, scevro di artifici ma non di sapore. Così come le emozioni anche lo stile si modula, non perdendo mai in scioltezza, per seguire i tratti dei tre protagonisti ed esaltare ora la schiettezza del carabiniere, ora la sensibilità melanconica del musicista, ora lo slancio in bilico fra ideale e concreto del giovane politico.
Al suo esordio narrativo Enrico Musso, professore ordinario di Economia a Genova e senatore della Repubblica dal 2008, sembra invitare al tavolo di scrittore i suoi più cari «personaggi interiori», per poi lasciarli volare di vita propria e tornare, dopo anni, a conoscerli di nuovo. Risale infatti a una quindicina di anni fa Amaurosi, anche se solo oggi i suoi protagonisti hanno voluto mostrarsi al pubblico. Un periodo in cui, ricorda l'autore, muoveva i primi passi nel mondo tra la carriera universitaria e la politica... ed ecco il legame invisibile fra i tre, anzi fra i quattro: sono tutti uomini che «iniziano a vivere». Ognuno a modo suo vorrebbe cambiare il mondo, chi con la politica, chi con l'ordine della legge e chi con l'estetica dell'arte. Uomini con caratteri e vite diverse, conoscenti improbabilissimi, eppure legati da un episodio tanto drammatico quanto «casuale».
«La realtà è quasi sempre un caso particolare» ricorda l'animo da economista dell'autore, e questo romanzo così vivo da sembrare vero lo dimostra. «Tommaso, in particolare, sembrerebbe il personaggio più simile a me in quanto a tipo di vita e interessi» confida Musso «anche se in realtà è il più distante come carattere. Ogni personaggio era un pezzo di me, ma hanno poi preso la propria strada. Io ho vissuto, di ognuno di loro, solo una minima frazione». Chissà se le «comparse» del romanzo, dai folcloristici colleghi del carabiniere, al limpido frate César, a Benedetta sensuale musa e spazzina, tratto d'unione fra Tommaso e Raffaele... fino alla misteriosa C. - la cui lettera spedita da un'isola lontana da il via a una lunga serie di enigmi - sono anch'esse frammenti di vita reale o frutto di fantasia.


Certo è che sembrano uscire dalle pagine e afferrare il lettore nel loro viaggio di ricerca continua, fino a quell'isola che custodisce l'elisir contro la cecità e le contraddizioni di ognuno.
Enrico Musso, Amaurosi, Edizioni Il Molo, 367 pagg., 15 euro

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