(...) è diversa da quella di Sandro Biasotti, che deve dimettersi per legge da una delle due cariche, lo farà in queste ore e potrà risponderti «Già fatto!» (così come io mi sono già messo in aspettativa dall'università). Ma l'incarico di consigliere comunale non è incompatibile: posso conservarlo, sulla scia di precedenti illustri, da Adamoli a Biondi, a Genova (e probabilmente molti altri che dimentico), fino a Berlusconi a Milano.
La scelta è dunque reale. E la mia posizione è semplice: faccio quello che è più utile ai cittadini, in particolare agli elettori che mi hanno votato e ai partiti che mi hanno candidato, poiché a loro devo le mie candidature a sindaco di Genova e a senatore.
Sia detto per inciso: dal punto di vista della mia utilità, mi conviene dimettermi: risparmierei tempo e non potrei essere ritenuto responsabile di un'opposizione eventualmente poco incisiva.
Ma che cosa è più utile ai cittadini? Fino ad oggi chi mi ha candidato e chi mi ha votato mi ha chiesto di non lasciare il Comune, nella prospettiva di una mia candidatura a sindaco nel 2012 (o anche prima, con l'aria che tira). Così si sono espressi Scajola, nel presentare la mia candidatura al Senato, e la maggioranza degli elettori che hanno manifestato la loro opinione. La maggioranza, non l'unanimità: fra le voci contrarie la tua, particolarmente autorevole, e quella di alcuni lettori che hai ospitato (insieme ad altri favorevoli al doppio incarico, data la tua proverbiale onestà intellettuale) sulle pagine del Giornale.
Dunque: nel metodo, voglio scegliere nell'esclusivo interesse dei cittadini, perché sono pagato per rappresentare i loro interessi, non i miei. Nel merito, ci sono pro e contra in entrambe le opzioni. È un bene poter rappresentare a Roma gli interessi della città. E, se si vuole che io sia ricandidato a sindaco, la mia permanenza in consiglio può essere utile a mantenere un di «diritto di tribuna» sulle questioni genovesi. In questa logica sarebbe utile lo spostamento delle sedute al lunedì, in passato sempre concesso quando un consigliere era contemporaneamente parlamentare.
* senatore Pdl
e consigliere comunale
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.