Muti, Morricone, Pappano: alla Festa tre star del podio

da Roma

«Musica per Roma», organizzatrice della Festa internazionale del cinema, ha pensato bene di aprire chiudere e intrecciare alle numerose proiezioni cinematografiche tre concerti sinfonici. Per ognuno ha approntato un set differente e per ognuno ha chiamato un direttore di grido. Per l’inaugurazione, giovedì, addirittura una star: Riccardo Muti, al Teatro dell’Opera con l’Orchestra Cherubini, in un programma interamente dedicato a Nino Rota. Un lusso per una serata ad inviti, alla quale parteciperanno tutte le star cinematografiche presenti alla festa, compreso Sean Connery, premiato con l’Acting awards, in apertura di serata.
Riccardo Muti si sente particolarmente legato a Nino Rota, il grande musicista noto al grande pubblico quasi esclusivamente per la sua lunga collaborazione con Federico Fellini. Ancora ragazzo, se lo trovò davanti al suo primo esame in Conservatorio a Bari, dove Rota era direttore. Il musicista lo ascoltò e gli diede il massimo dei voti - dieci e lode - dicendogli che «quel voto era per come avrebbe potuto suonare in futuro». Più tardi, fu ancora Rota a presentarlo a Napoli, al grande Vincenzo Vitale, che divenne il suo maestro di pianoforte. Muti alle colonne sonore di Rota ha dedicato anni fa una preziosa incisione, ed ora torna a farle ascoltare in apertura di una grande manifestazione cinematografica. Partirà dalle musiche per La strada, passerà poi a quelle per il film di Visconti Il gattopardo, per terminare con quelle che procurarono a Rota l’unico Oscar della sua lunga carriera, le musiche de Il padrino di Coppola.
Sabato prossimo, altro set, altro direttore , altro programma. Si va al vecchio Auditorium della Conciliazione; sul podio dell’Orchestra sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia, Ennio Morricone, altro grande nome della musica da film, perennemente in corsa per l’Oscar e perennemente scavalcato da altri, che presenta musiche sue, come fa da tempo, e di recente anche all’Arena di Verona. Musiche da Gli intoccabili - un omaggio a Sean Connery, il grande attore che a Roma riceverà il premio alla carriera - da C’era una volta l’America, il celebre film di Sergio Leone e, per finire, una primizia, le musiche appena terminate per l’ultimo film di Giuseppe Tornatore La sconosciuta.
Sabato 21, alle 11, per la premiazione finale della Festa, concerto sinfonico nella Sala grande dell’Auditorium. Sul podio Antonio Pappano, il notissimo direttore italo americano, dall’anno scorso direttore musicale dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.

Pappano ha confezionato un programma d’altro genere, rivolgendosi alle musiche «classiche», spesso utilizzate nel cinema: il rossiniano Gugliemo Tell, scelto da Kubrick per Arancia meccanica, il popolare coinvolgente Intermezzo dalla Cavalleria rusticana che Martin Scorsese ha voluto per Toro scatenato; poi l’Ouverture da La forza del destino, che Fellini utilizzò per E la nave va e Puccini e Berlioz che, a ragion veduta, Pappano considera fra i padri di tutti i compositori da film.

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