Mutu rompe con la Fiorentina ma è la Juve che agita il mercato

Frontale durissimo tra Fiorentina e Adrian Mutu, romeno non convocato per la gara col Bologna, comunicato della società che annuncia bufera: «Il giocatore ha abbandonato la seduta di allenamento senza dare alcuna giustificazione. Tale atto di insubordinazione e di mancato rispetto, ennesimo di una sequela di comportamenti analoghi, costringe la Fiorentina a riservarsi ogni azione in sede federale e civile». Lite con i dirigenti, il suo procuratore Viktor Becali avrebbe trovato un accordo con il Cesena non gradito dalla Fiorentina, delirio, di sicuro fine di una storia. Mutu era sul mercato, una serie di operazioni poco chiare tutte fallite compreso un accordo con il Galatasaray.
È un mercato così, Marco Branca dopo aver abbassato la saracinesca ora è preoccupato dell’infortunio di Julio Cesar e pensa a Emiliano Viviano, cartellino in compartecipazione con il Bologna, per tamponare. Ma il portiere teme di perdere la nazionale. Il Milan non ha molta voglia e soldi per comprare dopo il colpo Cassano ma gli infortuni di Flamini, Nesta e Zambrotta non fanno stare tranquilli. Dzeko va al City, Gilardino non si muove, e la Juve deve fare qualcosa davanti: «Abbiamo tempo fino al 31 - ha detto Delneri in conferenza stampa -. La società è attenta perché ha il dovere di migliorare e se ci sarà la possibilità non si tirerà indietro, prendendo giocatori che diano garanzie e siano migliori di questi. I nuovi arrivi devono aggiungere qualità». Stagione fondamentale, la Juve non può fallire, troppi proclami, tanti acquisti, un’agitazione molecolare che mette ansia nei tifosi. La riprova è sul mercato e nelle scelte, confusione fra i pali dove è tesserato il migliore del mondo, Delneri è titolare anche del miglior reparto offensivo della serie A eppure non si fida dei loro garretti, troppi infortuni. In conferenza ha detto che ha visto bene Amauri e quando gli hanno chiesto spiegazione ha risposto che gli è sembrato dimagrito. Ma va? Forse era solo una battuta. Anche per Del Piero ha speso buone parole ma oggi gli farà giocare un tempo. Vincenzo Iaquinta è argomento da evitare, a Torino l’hanno visto a intervallo di mesi con queste sfumature di infortunio: quasi rotto, rotto, molto rotto. La Juve ha chiuso l’ultimo bilancio con un meno undici, non ha certezze di recuperare i 20-25 milioni Champions garantiti dal quarto posto in campionato, prima di comprare deve cedere. Ci sarebbe Klaas Huntelaar, 27 anni, spedito dal Milan allo Shalke. La Juve spera di barattarlo con Momo Sissoko, non tanto perché il maliano non funziona ma perché è uno dei pochi cedibili ad avere mercato. Arnold Oosterveer, il procuratore dell’olandese, non ha escluso un clamoroso rientro in Italia del suo assistito, la Juve è meglio dello Shalke ma è fuori dall’Europa, una controindicazione che pesa su varie voci. Huntelaar rientra nei parametri tracciati da Delneri: «Lui è uno dei tanti nomi che si sono fatti, ma credo che difficilmente lo Shalke lo lascerà partire». Sul mercato poi gira la voce che stiano cercando in tutti i modi di vendere Luca Toni alla Juventus. Ieri Ballardini ha parlato del suo giocatore scaricato da Preziosi: «Toni per me è fondamentale, mi dà tante alternative, sono stracontento di lui e a me basterebbe questo suo rendimento fino al termine della stagione». Dichiarazione che alza il prezzo in aggiunta a un ingaggio molto importante. C’è poi la pista Andrea Caracciolo, con tutto il rispetto la più malinconica. Il suo procuratore Andrea D’Amico non vorrebbe si sapesse che la Juve gli ha parlato, qui il vantaggio è nell’ingaggio e nel cartellino, con tre milioni lascia Brescia, Corioni non potrebbe negarglielo e a Torino l’Airone sarebbe più che felice di scaldare la panca. Sergio Floccari non è una cattiva idea nonostante le sue dichiarazioni poco incoraggianti: «Resto alla Lazio, qui sto bene». Il suo procuratore Renzo Contratto ha ribadito: «La Juve lo vuole? Escludo categoricamente questa ipotesi, Floccari non lascia a gennaio». Due appunti a favore: a Lotito piace Sissoko e sta puntando Santa Cruz.

A giugno la Juve si piglia Gianpaolo Pazzini, le serve uno da sei mesi, Macheda sarebbe stato un colpo perfetto. Il giocatore è già a Genova, c’è l’accordo verbale ma il contratto sottoscritto dal Manchester non è ancora arrivato, ha spiegato il ds della Sampdoria Doriano Tosi.

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