Mutui casa, la mina dei tassi variabili

Al vertice tra il governatore Fazio e le banche si discute su legge risparmio e costo del denaro

da Roma

I principali banchieri italiani si ritrovano, tutti insieme, stamattina a palazzo Koch per il tradizionale incontro d’autunno con Antonio Fazio. L’ultimo vertice risale alla primavera scorsa, e da allora è successo di tutto (solo per fare un esempio, oggi mancherà al tavolo Gianpiero Fiorani), ma con il governatore di Bankitalia, affiancato dai tre componenti del Direttorio, i banchieri non discuteranno di scalate e altre vicende delicate. All’ordine del giorno, infatti, sono la congiuntura economica, l’andamento quantitativo e qualitativo del credito, e gli sviluppi sui tassi d’interesse. L’attualità verrà «sfiorata» se Fazio e i banchieri discuteranno, com’è possibile, di una parte della legge sul risparmio che li riguarda direttamente: la valutazione delle azioni della banca centrale detenute dai principali istituti di credito che, secondo il provvedimento, dovrebbero passare in mano pubblica.
L’annuncio di fatto, da parte del presidente della Bce, di un aumento dei tassi alla prossima riunione di Consiglio direttivo del 1° dicembre, costringerà le banche ad adottare misure di «protezione» per la clientela, soprattutto per quella esposta con i mutui casa a tasso variabile. Molti istituti non hanno atteso le parole di Jean-Claude Trichet per mettere a punto strumenti finanziari per contenere i rischi legati a ulteriori rincari del costo del danaro. Nel 2005, ricorda il Bollettino economico pubblicato sabato dalla Banca d’Italia, l’accelerazione del credito erogato dalle banche italiane è stata superiore alla media dell’area euro, concentrata nella componente destinata alle imprese. Il credito alle famiglie consumatrici è cresciuto del 15%, mentre nei primi nove mesi dell’anno sono stati erogati 44 miliardi di euro per l’acquisto di abitazioni, di cui l’85% a tassi indicizzati o rinegoziabili entro un anno. Il Bollettino aggiunge che la media europea è meno «pericolosa», con solo un 60% di finanziamenti a tasso variabile sul totale dei mutui casa.


Un altro aspetto che sarà probabilmente affrontato nella riunione di via Nazionale è la prossima entrata in vigore dei nuovi criteri creditizi di «Basilea 2»: Fazio potrebbe chiedere ai banchieri di fare un’operazione propedeutica di pulizia sui crediti.

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