Pierluigi Bonora
da Milano
Si consumerà probabilmente ai primi di gennaio il divorzio tra il colosso Proton e la Mv Agusta. È stata infatti spostata al 4-5 gennaio la riunione tra i vertici della società malese, da poco più di un anno proprietaria del 57,75% dellazienda motociclistica lombarda, e il presidente Claudio Castiglioni, che possiede il 37,5% delle azioni, anima di un gruppo di 400 dipendenti che raggruppa tre marchi (Cagiva, Mv Agusta e Husqvarma) e che alla fine dellanno conta di vendere oltre 25mila veicoli. Una volta chiarita la situazione e ufficializzata da parte malese la vendita della partecipazione, a questo punto potranno entrare nel vivo le trattative con i futuri azionisti. A essere interessato a Mw Agusta è il gruppo Carige, attraverso la sua finanziaria Gevi. «Li conosco da tempo - dice Castiglioni al Giornale - e a portarli sulla nostra strada è stata soprattutto la qualità del prodotto che offriamo». Se non ci saranno intoppi, Mv Agusta tornerà in mani italiane entro febbraio. Per Castiglioni, comunque, non è stato facile rimettere insieme tutti i tasselli dopo la bufera che ha coinvolto il precedente management della Proton, quello che aveva deciso di scommettere su Mv Agusta, e gli scambi di accuse tra gli stessi vertici del colosso malese e il governo di Kuala Lumpur. Per Proton, che ha da poco cambiato gli uomini nella cabina di comando, quello dellazienda italiana era soltanto uno dei tanti problemi da risolvere in una fase di estrema delicatezza.
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