MyCash, dal cinema al MotoGp

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È il 1950 quando la prima carta di credito viene immessa sul mercato: a servirsene sono i businessman che la sfruttano soprattutto per viaggiare e pagarsi gli svaghi; otto anni più tardi fa il suo esordio in Italia, mentre in America compare già la prima revolving. Da noi la moneta di plastica assurge a status symbol ed è adottata da una clientela d’élite. Oggi, a distanza di mezzo secolo, le carte di credito e di debito sono sempre più diffuse nei portafogli degli italiani, anche in ragione di un'offerta che le banche e le società di emissione hanno reso più ampia e articolata che mai. Lo scorso anno, stando all’Osservatorio sulle Carte di credito Assofin-Crif-Eurisko, le transazioni sono aumentate del 5,7%, «e il trend - dicono gli specialisti della Bnl - è di un ulteriore sostanziale sviluppo».
Per le prepagate si tratta di un vero boom, con un balzo del 36% sul 2005, che ha portato i pezzi in circolazione a un totale di 4,5 milioni; e ancora più elevato è l’aumento nella loro frequenza d’uso, cresciuta di ben il 73% a 35 milioni e mezzo di operazioni. Pure le revolving mostrano di diffondersi a buon ritmo, segnando un più 11%: più che la necessità e l’abitudine ai piccoli prestiti conta la comodità di acquistare senza riempire moduli prestampati per fruire di un credito che si ricostituisce con rimborsi rateali, la cui scadenza può solitamente essere concordata.
«L’offerta - osservano da Bnl - fa opportuna leva su un’accurata segmentazione della clientela e, in particolare, sul corredo dei servizi a complemento: pacchetti completi non solo strettamente bancari, ma anche di tipo assicurativo e assistenziale; inoltre, contano molto le modalità di rimborso degli acquisti, con una flessibilità che si piega alle esigenze finanziarie del momento». Tra carte di credito e di debito, revolving e prepagate, lo stock di Bnl, che appartiene al Gruppo Bnp Paribas e si colloca al sesto posto nella classifica delle banche in Italia, raggiunge la cifra di 1,9 milioni di pezzi. «Ben oltre la metà delle quali sono di debito e prepagate. Si tratta, rispettivamente, dei prodotti TopCash, carta che può essere spesa ovunque nel mondo, e MyCash, prepagata ricaricabile, utilizzabile anche su Internet con la massima sicurezza». Non è un caso che a preferirla siano i giovani: quasi la metà di chi la usa ricade nella fascia compresa tra i 18 e i 34 anni. «La nostra proposta in tema di carte di pagamento - aggiungono da Bnl - è, di fatto, a 360 gradi. Nel segmento delle cosiddette “individual” compaiono prodotti come TopCard, TopCard Elite, TopCard Gold e TopCredit: un ventaglio di soluzioni in grado di soddisfare le tante e diversificate esigenze del cliente, dagli acquisti quotidiani a quelli più importanti, con la garanzia di un controllo costante, puntuale ed efficace della spesa». Dopo essere stata già due anni fa tra le prime banche in Italia ad aver introdotto la tecnologia con il chip sulle carte di debito, Bnl è pronta a estendere la novità anche su tutte le carte di credito. «È un’innovazione che abbiniamo all’utilizzo del pin per i pagamenti.

Si tratta non solo di una misura volta ad aumentare la sicurezza delle carte, ma di una vera rivoluzione nella modalità con cui i titolari effettueranno le proprie spese, abituandosi a digitale il codice segreto. Una misura antifrode e antifalsificazione con cui assicuriamo alla nostra clientela un servizio sempre più affidabile».

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