Napoli, Castellitto è «Il professore» Salverà i ragazzi del rione Sanità?

Carmine Spadafora

da Napoli

Sergio Castellitto è Il professore, protagonista con la bella Luisa Ranieri, di una fiction ambientata a Napoli, nel popoloso e difficile rione Sanità, terra di degrado e di camorra. La miniserie, due puntate targate Mediaset, andrà in onda il prossimo anno, in prima serata, su Canale 5. Diretto da Maurizio Zaccaro e sceneggiato da Sandro Petraglia e Stefano Rulli, del cast de Il professore, fanno parte anche otto ragazzi simbolo della mala Napoli, scelti fra tremila candidati, che sbocciano dai vicoli di una città - e questa non è fiction - dove la monnezza raggiunge i dieci metri di lunghezza e i due di altezza e dove le periferie sono abbandonate a se stessa dalle istituzioni.
Pietro - Sergio Castellitto, «maestro di strada» è un insegnante di italiano in una scuola media, che si occupa del recupero di ragazzi difficili, evasori scolastici, ragazzi destinati a una carriera criminale. Il professore sogna di svolgere nel migliore dei modi la propria professione, restare nell’ombra ma, c’è un mistero in questa sua ritrosia, una sorta di inspiegabile paura.
Ma, Pietro è condannato a non poter restare nell’ombra. L’aggressione subita dalla coordinatrice della scuola, punita per avere strappato una sua alunna al mondo della prostituzione, le insistenze della sua compagna Manuela - Luisa Ranieri ma, soprattutto, l’esigenza di dare inizio all’anno scolastico - pena l’abolizione del corso - lo inducono a usare ogni arma possibile pur di riuscire nell’impresa di portare in aula i ragazzi del rione Sanità. L’operazione del «maestro di strada» riesce, prende per mano la classe e la conduce al diploma di terza media. Ma ecco che riemerge il passato di Pietro, il mistero della sua vita, che ha segnato la sua esistenza e il suo cuore.
«Abbiamo deciso di girare qui, perché è a Napoli il problema e non a Todi», spiega Castellitto. «Io sono il peggiore di tutti», si presenta Daviduccio, 16 anni, spacciatore di droga nel rione Sanità, nella fiction di Zaccaro. Una spiegazione sulla scelta di tanti giovanissimi di iniziare una carriera nei clan o nel mondo dello spaccio, questo ragazzo ce l’ha.

«È più facile fare i soldi con la droga: altro che un posto di lavoro». Dura la vita anche di Martina, 17 anni, nella realtà studentessa in lingue. «Nella fiction sono una ragazza che, praticamente non ha una famiglia ma che sogna di scrivere un romanzo».

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