Venezi direttrice della Fenice: "Sarà un valore aggiunto"

Decisione all'unanimità, l'incarico partirà da ottobre 2026. "Grata e onorata, pronta a guidare l'orchestra verso nuovi successi"

Venezi direttrice della Fenice: "Sarà un valore aggiunto"
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La voce correva da settimane tra calli, campielli e palchetti di un teatro che ha fatto la storia dell'opera, la Fenice di Venezia. Ora è ufficiale: Beatrice Venezi nomen omen? sarà la nuova direttrice musicale della Fenice. La nomina, approvata all'unanimità dal sindaco-presidente Luigi Brugnaro e dal consiglio della Fondazione, sarà operativa dall'ottobre 2026 protraendosi fino al 2030.

Da Bangkok dove dirige un concerto con Plácido Domingo la 35enne lucchese parla di "onore e profonda gratitudine e rispetto per un'istituzione che ho sempre ammirato" e promette di guidare orchestra e coro "verso successi sempre maggiori". A breve incontrerà il sovrintendente Nicola Colabianchi e i lavoratori del teatro per impostare le linee programmatiche della sua direzione. "La nomina sottolinea una nota della Fondazione rappresenta un significativo valore aggiunto per il teatro in termini di professionalità, visibilità internazionale, energia e rinnovamento. È anche un segnale importante: poche donne occupano ruoli apicali nei grandi teatri lirici del mondo, e la Fenice conferma così la sua vocazione globale e innovatrice".

Colabianchi, al timone della Fenice dal marzo di quest'anno (al posto di Fortunato Ortombina, passato alla Scala di Milano), spiega di aver scelto Venezi "per le qualità musicali e umane". La concorrenza non mancava: erano circolati i nomi di Daniele Callegari, Alpesh Chauhan, Fabio Luisi e soprattutto di Ivor Bolton, al quale è stata affidata l'apertura della stagione, il prossimo 20 novembre, con La clemenza di Tito di Mozart.

Figura divisiva, c'è chi la considera un fenomeno più mediatico che artistico. Per inciso, è piuttosto avvenente e sempre impeccabilmente vestita, pure volto di una campagna per un marchio di prodotti per la cura dei capelli. Beatrice Venezi non ha mai nascosto una visione conservatrice della cultura. Ricordate la querelle sanremese sul titolo di "direttore" o "direttrice"? In sintesi, predilige la versione tradizionale. Nel 2024 fu contestata da una frangia dell'Orchestra Sinfonica Siciliana al Politeama di Palermo che non ne apprezzava l'arte; a Nizza, ospite dei concerti di Capodanno, venne criticata per le sue simpatie politiche e accusata a torto o a ragione di inclinazioni "destrorse". Nota bene: il padre, Gabriele Venezi, è stato candidato sindaco per l'organizzazione Forza Nuova alle elezioni amministrative di Lucca.

Intanto la carriera della musicista, diplomata in pianoforte, composizione e direzione d'orchestra, è decollata. Dallo scorso novembre è direttrice principale del Teatro Colón di Buenos Aires; nel 2022 venne nominata consigliera per la musica dall'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Ha avuto incarichi al Festival Puccini di Torre del Lago, all'Orchestra della Toscana e alla Fondazione Taormina Arte. Ha firmato libri di divulgazione musicale e curato manuali scolastici.

"Accolgo con favore la scelta all'unanimità del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia per la nomina meritatissima di Beatrice Venezi - ha commentato il ministro della Cultura Alessandro Giuli -. Sono sicuro che darà il suo contributo con la dedizione, la professionalità e la creatività richieste dal suo ruolo".

Dal canto suo, la Fondazione ribadisce che la nomina "porta una delle rare figure femminili al vertice di un grande teatro lirico, confermando la vocazione globale e innovatrice della Fenice". Ma il sipario che si alzerà nell'autunno 2026 dirà se la scelta sarà stata davvero musicale.

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