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Napoli Nicolais, l’inviato di Veltroni «Io lascio, non c’è stata la svolta»

«Io non scappo», dice Rosa Russo Iervolino presentando a Palazzo di San Giacomo la sua nuova giunta, dopo che la vecchia è stata falcidiata dalle inchieste. È scappato però Luigi Nicolais, segretario del Pd provinciale di Napoli. «È mancata una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini - annuncia l’ex ministro - perciò ho comunicato a Walter le mie irrevocabili dimissioni dall’incarico». Al suo posto Veltroni ha già spedito a Napoli un commissario, il senatore Enrico Morando. «Il mio è un governo di piena innovazione», sostiene il sindaco. Di tutt’altro avviso evidentemente Nicolais. «Napoli - spiega - in questi giorni ha attraversato una delle più grandi crisi istituzionali degli ultimi anni. Il Partito democratico, interpretando la crisi di fiducia manifestata dai cittadini nei confronti del governo locale, ha adottato una linea politica tesa a sostenere un profondo rinnovamento dell’azione amministrativa e degli uomini che sono chiamati a rappresentarla». Invece niente, Rosetta, dopo aver minacciato le dimissioni, se l’è cavata con un rimpasto ridotto. A Nicolais, che era stato eletto segretario solo il 30 giugno scorso, non è restato che prendere atto. «Purtroppo - si legge ancora nella lettera - la svolta coraggiosa non c’è stata e non ci sono più le condizioni per il prosieguo del mio mandato». Insomma, al di là del linguaggio burocratico: «Era necessario un sostanziale rinnovamento, un azzeramento. Ecco invece le riconferme e le sostituzioni. I professori non servono.

Se non facevo questo gesto, entrava tutto nella melassa».

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