Venezia - Nessun gelo tra Pd e Italia dei Valori in relazione alle vicende legate all’inchiesta a Napoli: lo sottolinea Walter Veltroni oggi in Veneto per una serie di incontri. "Ho letto sui giornali - dice Veltroni mentre passeggia a Venezia - che ci sarebbe un gelo tra Partito Democratico e Italia dei Valori in relazione alle vicende dell’inchiesta di Napoli. Nulla di più falso. Le differenze politiche tra noi e Idv sono evidenti da tempo, ma invece proprio in questo momento voglio esprimere a Di Pietro la mia solidarietà umana e la mia stima nei suoi confronti".
Cristiano indagato Il figlio del leader dell’IdV, Cristiano Di Pietro, è iscritto nel registro degli indagati della procura di Napoli con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio (articolo 323 c.p.) relativamente al materiale raccolto dai pm che indagano sugli appalti pubblici pilotati dall’imprenditore Alfredo Romeo (Raffaello Falcone, Vincenzo D’Onofrio e Pierpaolo Filippelli). Nelle conversazioni intercettate sulle utenze dell’ex provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise, Mario Mautone, ai domiciliari dal 17 dicembre scorso, emergono segnalazioni di persone fatte da Cristiano Di Pietro all’indagato. Ieri sera ai pm era stato lo stesso leader di Idv a chiedere di indagare senza riguardi per "parentele, persino figli, e parlamentari".
Di Pietro protesta "Ieri è stata una giornata importante di cui sono orgoglioso come cittadino, come parlamentare e come leader dell’Italia dei Valori" scrive sul suo blog Antonio Di Pietro. "Mi sono recato spontaneamente alla procura della Repubblica di Napoli per dare il mio contributo e la mia testimonianza per consentire ai giudici di ricostruire al meglio i fatti su cui i magistrati stanno indagando (e soprattutto il ruolo dell’ex provveditore alle opere pubbliche di Napoli, Mario Mautone, che era ed è un dirigente del ministero delle Infrastrutture ove fui ministro per due anni). Appena gli atti saranno depositati, alla fine dell’indagine, richiederò copia della mia testimonianza e la renderò pubblica su questo sito. In un Paese civile - prosegue Di Pietro - la mia collaborazione sarebbe considerata opera, doverosa e meritoria. Gli stessi magistrati, come riportano le agenzie, hanno giudicato il mio colloquio 'molto soddisfacente'. In Italia però, che non è un Paese normale sotto molti aspetti, men che meno in quello dell’informazione, questa mattina giornali, tg e commentatori di professione, offrivano interpretazioni completamente e vergognosamente distorte dell’intera vicenda".
Capezzone: "Di Pietro faccia pulizia" "Di Pietro parla, straparla, pontifica e fa il giustizialista da anni contro tutto e tutti: oggi apprendiamo da Napoli che avrebbe fatto, e farebbe, meglio a fare pulizia in casa propria e a pensare al pulpito molto opaco da cui parla". Lo dice Daniele Capezzone, esponente Pdl e portavoce di Forza Italia. "Mi auguro - continua - che il Pd capisca che nessun partito riformista al mondo avrebbe fatto, o farebbe, un accordo con Di Pietro. Ve lo immaginate Obama con Di Pietro o, in passato Tony Blair, con l’Italia dei Valori?".
Gasparri: "Nessun favoritismo" "Mi auguro che l’appartenenza passata alla magistratura non determini favoritismi nei confronti di Di Pietro", ha detto a Bari il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri. "Leggo oggi su un giornale - ha proseguito - che anche il suo accesso alla Procura è stato molto protetto. Altri esponenti politici che sono andati volontariamente in Procura hanno trovato una selva di telecamere e di fotografi. Di Pietro ha avuto un accesso privilegiato". "Mi auguro - ha sottolineato - che non ci siano sacche di tolleranza, che si spieghino i rapporti fra camorra e Italia dei Valori in Campania. Ci sono denunce di deputati che lui ha fatto eleggere. L’onorevole Barbato, dell’Italia dei Valori, accusa esponenti dell’Idv di rapporti con la camorra.
Quindi c’è un’auto denuncia, e noi vogliamo sapere da chi ha avuto notizie sulle indagini. È un reato, perchè non viene contestato a Di Pietro? Sono settimane che lo sfido ad un pubblico confronto, ma scappa. Smetta di correre, si fermi e si confronti».
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